Bambola

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Bambola

A Comacchio, la 60enne Greta (Anita Ekberg) gestisce con i figli Mina (V. Marini), che tutti chiamano Bambola, e Flavio (S. Dionisi), omosessuale, una modesta trattoria. A causa dell’esplosione di una bombola di gas, Greta muore. Aiutati da Ugo, un ricco trentenne innamorato di Bambola, i due fratelli trasformano la vecchia trattoria in una pizzeria che attira molti clienti. Recatosi con Bambola nel vicino acqua-park, Ugo non sopporta le attenzioni del giovane Settimio alla sua ragazza e reagisce duramente ma, accidentalmente, muore. Settimio, ritenuto responsabile, viene rinchiuso in prigione. Su sua richiesta Bambola gli invia alcune sue foto. Un altro detenuto, Furio, uomo iracondo e passionale, rimane colpito dalle foto che Bambola ha inviato a Settimio e, dopo una ironica e greve discussione, violenta il compagno di cella. Quando Bambola si reca al carcere per visitare Settimio, trova invece con sorpresa Furio che la ricatta, minacciando di infierire ulteriormente su Settimio e le chiede un “incontro riservato”. Impaurita Bambola manda al carcere il fratello Flavio per sapere come sta Settimio che e ancora sotto shock: tra lui e Flavio si crea una particolare attrazione… segue sulla scheda

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Un commento

  1. zonavenerdi

    Era un tentativo di far debuttare Valeria Marini nel cinema europeo che cionta. Si è rivelato un film mediocre e un tonfo per il regista Bigas Luna. Anche Dionisi non è in una delle sue migliori prestazioni …

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trailer: Bambola

https://youtube.com/watch?v=cpgvDWO4NpU%26hl%3Dit_IT%26fs%3D1

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segue da sopra (CONTIENE FINALE)

…Bambola, pur di evitare il peggio a Settimio, si reca nel carcere per incontrare Furio che la violenta. Nonostante il bestiale comportamento di Furio, Bambola torna da lui, mentre aumentano le attenzioni di Flavio per Settimio. Liberato dal carcere per buona condotta, Furio si reca da Bambola in pizzeria; lei fugge, lui – armato di pistola – la insegue, la raggiunge. I rapporti amorali di Furio con Bambola e la sua arroganza provocano la reazione di Flavio. Bambola, per calmare Furio, va a comperare delle anguille e sta preparandosi a cucinarle, ma Furio esplode in un ennesimo e bestiale “raptus”. Il mattino seguente, un cliente della pizzeria infastidisce Bambola; Furio reagisce e cacciati tutti, chiude il locale e rinchiude Bambola in una stanza. Flavio, accorso per liberare la sorella, è costretto a fuggire dinanzi allo scatenato Furio. Bambola, frattanto, riesce a liberarsi ed a fuggire; Furio la insegue, la raggiunge e sfoga ancora una volta i suoi istinti animaleschi sulla donna che prima subisce, poi acconsente. Interviene Flavio armato di un fucile che uccide Furio. Poi, essendo nel frattempo giunto Settimio, Flavio decide di formare insieme a lui una nuova famiglia, mentre Bambola pensa di allontanarsi per provare nuove esperienze di vita. (F.T.)

CRITICA:

“Al di là del rispetto per la zingarata trash non si può, purtroppo, andare. Anche perché l’erotismo a mezzo servizio genera tristezza e fa persino sorgere il sospetto di un autogol moralistico: vuoi vedere che il sesso, al cinema, non può che risultare così vuoto, inoffensivo e goffo, poco afrodisiaco e mal fatto, da avvalorare il culmine kitsch del pigolìo marinaresco: “Tu vuoi solo scopare, io voglio fare l’amore?””. (Valerio Caprara, ‘Il Mattino’, 25 settembre 1996)

“Volgarissimo fumetto erotico che nelle mani grezze del provocatorio Bigas Luna si trasforma in un irresistibile melodramma (involontariamente) comico, sia nei dialoghi sia nelle situazioni. Impossibile giudicare la statura artistica dell’imponente e seminuda Valeria Marini; quando non si strofina addosso le anguille sta sempre carponi”. (Massimo Bertarelli, ‘Il giornale’, 6 febbraio 2001)

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