Miglior film e miglior colonna sonora ai 28th Annual Western Australia Screen Awards. Noi avremmo aggiunto anche miglior fotografia, con splendidi paesaggi rurali. Segreti e bugie cambieranno la vita a tutti i protagonisti di questo thriller psicologico (al cardiopalmo), che ci racconta anche la nascita e lo sviluppo di una intensa attrazione sessuale. Amy (Sara West) è un adolescente ribelle che torna a casa (contro la sua volontà) dai suoi genitori adottivi dopo un periodo di lavoro passato all’interno di una struttura di correzione della gioventù. Abitano in una casa, progettata dal padre, che è una meraviglia di architettura moderna, totalmente in contrasto con l’ambiente rurale che la circonda, in una remota campagna australiana. Amy spera inutilmente di trovare un lavoro e degli amici che possano aiutarla a fuggire. Beve pesantemente e cammina sui binari di un ponte meditando il suicidio. Finalmente il destino l’asseconda e una notte, la sua vicina Chloe (Samara Weaving), un’amichevole ragazza, passa casualmente su quel ponte giusto in tempo per salvarle la vita. Inizia così una difficile e complessa amicizia tra Chloe e Amy. I genitori di Amy, Peter (Benjamin Winspear) e Michelle (Felicity Price) assumono Amy come governante e sembrano felici, nonché sorpresi, di vedere che le due ragazze vanno d’accordo. Amy, che si auto-definisce una bad-girl, coinvolge Chloe nel furto di un’auto, e da questo momento le cose andranno di male in peggio. Non possiamo raccontare oltre (e sconsigliamo anche di vedere il trailer) perché questo è un film che va visto ignari di tutto. Nel film ci sono diverse sorprese, alcune originali, altre meno, gestite assai bene da un’accurata sceneggiatura. Si tratta di un thriller che non si basa comunque solo sugli eventi, ma anche, e forse soprattutto, su una profonda indagine caratteriale dei protagonisti. Anche i genitori di Amy, meravigliati e attoniti davanti a certi comportamenti della figlia, sono studiati nelle loro diverse reazioni (il padre ad un certo punto vorrebbe tagliare tutti i ponti, lasciando basita la madre). Superlative le due attrici che interpretano le ragazze (qualche punto in più per Samara Weaving che copre un’ampia varietà di emozioni), sempre assolutamente credibili. La relazione tra Amy e Chloe, viene costruita lentamente ma in un crescendo continuativo, come se si volesse dare loro il tempo di assimilare. Amy è più aggressiva, suggerendo, a volte non troppo sottilmente, di essere interessata a qualcosa di più di una semplice amicizia. Quando Chloe arriva a fare chiarezza con i propri sentimenti, lo spettatore è già stato preparato a tutto, ma da questo momento inizieranno a rivelarsi anche gli aspetti più dark.
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