Se volete riconciliarvi con il grande cinema di qualità non perdetevi questo film. E’ una festa per gli occhi, la mente, il cuore. Immagini che vorreste guardare all’infinito (alcune fin troppo leziose) con attori che superano se stessi. Un Jude Law così bello, naturale e intenso non l’avete mai visto; David Strathairn, già osannato in “Good Night and Good Luck” qui è indimenticabile; Natalie Portman, la nostra eroina, vi sorprenderà per la facilità con cui riesce ad esprimere la sottigliezza e la doppiezza che una giocatrice di poker deve possedere; Rachel Weisz rivela tutta la sua bravura di attrice anche teatrale in una parte altamente drammatica e ambigua; Norah Jones, cantante qui al suo debutto cinematografico, riesce comunque a non sfigurare al fianco di cotanti “mostri”. Il film è composto principalmente da tre storie che accompagnano l’evoluzione della protagonista e la sua definitiva liberazione da una vecchia storia d’amore verso la conquista di una nuova. Il regista Kar-Wai ha dichiarato che “a volte ci può essere poca distanza fisica tra due persone, ma la distanza emotiva può essere enorme. Il film vuole parlare di queste distanze, analizzandole da punti di vista diversi. Ho voluto esplorare queste distese, sia in senso figurativo che in senso letterale, e la strada che bisogna percorrere per venirne a capo”. Una storia è appunto quella della protagonista Elizabeth (Norah Jones), costretta a chiudere col suo amato che la tradisce, e che si rifugia disperata in un bar dove fa amicizia col barista (Jude Law) anch’esso reduce da una delusione amorosa. Il bacio del titolo italiano, tra il barista ed Elizabeth, sta all’inizio del film, anche se non lo vediamo chiaramente (perchè rubato), e alla sua conclusione, finalmente conquistato da entrambi, dove invece possiamo apprezzarlo in tutta la sua romanticità. Un’altra storia è quella che coinvolge un frequentatore del bar dove Elizabeth lavora come cameriera, Arnie (David Strathairn) e la sua ex moglie Sue Lynne (Rachel Weisz), due persone ormai fisicamente lontane ma ancora vicinissime emotivamente. La terza storia, quella che permetterà alla protagonista di vedere chiaro in se stessa oltre che negli altri, al di là delle apparenze, è quella che ci ha maggiormente interessati e coinvolti per la presenza della bellissima Portman nelle vesti di una donna, Leslie, che non ha mai avuto legami con uomini, tranne col padre che scoprirà di amare ancora moltissimo. Probabilmente lesbica, dal carattere forte e volitivo, è una accanita giocatrice di poker rimasta al verde che chiede aiuto ad Elizabeth. Insieme ai suoi soldi (pochi sudati risparmi) vorrebbe anche la sua compagnia, che riuscirà ad ottenere, per breve tempo, con un abile sotterfugio. Nel frattempo Elizabeth impara a conoscere le ambiguità e le doppiezze che possono nascondere la vera natura delle persone e dei sentimenti, mentre Leslie dovrà fare i conti con la sua apparente sicurezza e la sua malcelata solitudine. I sentimenti non si possono reprimere più di tanto, e prima o poi, fortunatamente, emergono vittoriosi. Anche se la strada per riconoscerli può essere tortuosa e difficile.
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Ho faticato molto molto a guar5dare questo film e sono riuscito a portarne al termine la visione solo dopo svariati tentativi. Gli attori recitano anche bene; ma è la trama che non ha niente da dire …
Nulla di che. Battuta di arresto per uno dei più grandi registi degli ultimi anni, autore di veri e propri capolavori
Bel film.. Brava Norah Jones. Bella la fotografia..
ditemi cosa cè di L in questo film?
niente…noioso,lento è un film che fa dormire…sconsigliato!!
sono d’accordissimo con Marco. E’ una storia lenta e melensa,e neanche particolarmente coinvolgente. Il riferimento omosessuale è assolutamente inesistente, per cui mi chiedo come mai il film sia stato inserito in questo sito. Mah!
La critica tanto positiva a questo film mi pare realmente smodata.E’ un film lento e sdolcinato in cui l’elemento omoerotico non è toccato neanche di striscio. Non capisco perchè il film si trovi presente in questo sito. se vi piacciono le storielle sdolcinate e sentimentali da far paura allora vedetelo. Ma non c’è niente, ripeto niente, che richiami al cinema gay/lesbico.