Il film racconta di una storia vera e il bravo regista Paul Schrader sembra utilizzarla per raccontarci molte cose, costruendo un film con diversi piani di lettura. A noi interessa quello che parla di come un omosessuale americano potesse vivere la sua sessualità negli anni ’60-’70. Certo molto segretamente, e anche quando gli capita di innamorarsi del suo migliore amico (eterosessuale) deve usare mille stratagemmi per non farsi scoprire. Trascinare l’amico a fare insieme continue orge di sesso con avvenenti e disinibite fanciulle sembra essere una soluzione appagante. Anche quando l’amico si accorge di essere lui l’oggetto del suo desiderio, dopo un’iniziale istintiva repulsione, tutto continua allo stesso modo, magari con qualche piccola concessione in più (masturbarsi insieme guardando video porno). Ma quando la cosa deve finire . . .
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Ma di gay cosa c’è? Solo il sospetto che il compagno di merende di Bob Crane durante un orgia gli abbia tastato il sedere!!!! Il film è carino e recitato bene, ma non lo inserirei nei films a tematica gay.
Film noioso.