Questa notevole opera prima di un giovane regista taiwanese, Chiang Hsiu-chiung, affronta diverse tematiche, dai rapporti e conflitti tra le generazioni, ai cambiamenti sociali e di costume intervenuti nella moderna Taiwan. Artemisia è una donna ormai 58enne che in gioventù ha sposato, contro il volere dei genitori, un continentale molto più anziano, col quale si trasferì a Taipei. Rimasta presto vedova, negli ultimi 20 anni ha allevato da sola i suoi due figli, lavorando intensamente per dare loro una buona educazione. L’occhio del regista ci mostra l’intensa vita di questa risoluta e forte donna: la ginnastica mattutina nel parco, il viaggio sul bus della costa per andare a trovare la madre, la conversazione col figlio all’ora del pranzo, le occasionali visite in cerca di un appartamento più grande, ecc. Quando per caso scopre alcuni indizi sulla relazione omosessuale del figlio, Artemisia si sforza di accettare il segreto del figlio. Tuttavia, quando la figlia ritorna dall’estero portando con sè un’altro segreto, la donna si sente costretta a rivedere tutto il suo passato e i suoi fondamentali valori. Alla fine capirà di doversi adattare ai nuovi cambiamenti se vuole continuare a proteggere e tenere unita la famiglia alla quale ha dedicato tutta la sua vita.
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