Joe e Sally Therrian, attrice ai primi passi lei, e sceneggiatore di poca fama lui, nonché bisessuale, organizzano una festa tra amici per festeggiare il loro sesto anniversario di matrimonio e, soprattutto, la decisione di mettere su famiglia dopo la riconciliazione seguita a una separazione durata un anno. Ai bordi della piscina si intrecciano carriere al debutto e in declino, amici e vicini, e la festa degenera in un gioco al massacro con gli invitati che, pur dichiarandosi amici, non aspettano che l’occasione per liberare le loro nevrosi. L’amante di Joe dice poche parole all’inizio della festa, prima di scomparire del tutto. Il regista e protagonista Alan Cumming è gay dichiarato e attivo membro della comunità LGBT, ma in questo suo primo film come autore la sua bisessualità appare più come un cameo che come tematica reale. “Il film non è quel che si dice un debutto eccelso, tuttavia rivela uno sguardo satirico piuttosto acuto sull’ambiente al quale i neoregisti appartengono, una visione di Hollywoodd quotidiana e decadente insolita per lo schermo. Ed è simpatico che Jennifer e Alan, nell’assegnarsi le parti, abbiano scelto di rappresentarsi come dei tipi tutt’altro che perfetti.” ( Roberto Nepoti)
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Il primo minuto del film è bellissimo, tanto da farti sperare in uno dei migliori film di sempre. Il resto del film è caotico ed è formato da un insieme di dialoghi sconnessi tra loro.
Una coppia al sesto anniversario fa una festa con una cerchia ampissima di amici e non. Tutti passano il tempo sparlando di tutti e con tutti. Partecipano anche i padroni di casa a questo caos e ne hanno anche l’un per l’altra.
Film deludente. Non lo consiglierei…