Un documentario sulla pena capitale riservata alle persone accusate di (presunta) omosessualità in Iran. Partendo dal clamoroso caso di Ebrahim Hamidi, un ventunenne condannato a morte (e a rischio di lapidazione), il triste destino (e i giovani volti) dei gay che sono stati impiccati, il contesto sociale e politico di tali atrocità (comprese le numerose impiccagioni di minorenni), la dolorosa, rischiosa, umiliante esistenza clandestina dei gay. Impressionanti immagini di esecuzioni e di torture, le commoventi ricostruzioni delle vite troncate delle vittime, la silenziosa lotta di liberazione dei giovani iraniani, delle donne, dei gay. Interviste e testimonianze d’eccezione: Mohammud Moustafei, avvocato di Ebrahim Hamidi e Sakineh; un giovane omosessuale che vive in Iran, Drewery Dyke responsabile dell’Iran per Amnesty International, il prezioso contributo di Peter Tatchell, attivista inglese per i diritti umani. Realizzato in collaborazione col Torino GLBT. (Togay 2011)
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