Seguito del toccante doc del 2008 “Transvestites Also Cry” che segnava il debutto del regista, storia del dell’ex boxer ecuadoregno, conosciuto come ‘Mujeron’ (grande donna in spagnolo), che lavorava come prostituto a Parigi con lo scopo di mandare denaro alla sua famiglia. In questo film Angel (vero nome di Mujeron) ritorna, dopo sei anni, a casa per la prima volta per vedere coi suoi occhi cosa ha fruttato il suo lavoro. Anche se l’Ecuador è composto da una società violentemente omofobica, molte persone sopravvivono grazie a membri della famiglia che migrano all’estero per lavorare nell’industria del sesso. Il regista esplora questo fenomeno, che alcuni hanno definito ‘family pimping’ (famiglie pappone), attraverso la toccante storia di Angel e della sua solitaria lotta per essere accettato.
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