Il film è molto ben fatto e cattura l’attenzione dall’inizio alla fine, nonostante si tratti di una storia quasi completamente basata su una crisi tutta interiore del protagonista. Tratto da un romanzo di Ian McEwan, che ha visionato anche la sceneggiatura ed approvato il risultato finale, a noi è però sembrato meno bello del romanzo. Sarà perchè nel film in realtà non c’è nessuno spazio per un possibile amore omosessuale. Il personaggio “gay” che assilla il protagonista è angosciante, per non dire deficente, o forse sarebbe meglio dire che è assolutamente poco credibile. A meno che lo inseriamo nella categoria dei malati mentali come forse ha inteso fare il regista. Malato non basta, infatti diventa anche assassino. Siamo quindi al solito personaggio gay completamente negativo che non vorremmo più vedere al cinema. Ma forse sbagliamo noi. Il film comunque è assai intrigante e crea un’atmosfera angosciante che ci fa sempre attendere il peggio, alla maniera dei thriller di classe. Per gustarlo dimenticatevi che ci sia un personaggio gay, come probabilmente farà lo spettatore etero, e chiudete gli occhi davanti alla scena del bacio fatale.
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Premetto che non ho letto il libro…
Tutto parte da una disavventura, che si trasforma in ossessione che logora l’esistenza dei due personaggi, uno perchè convinto di non aver avuto abbastanza coraggio, l’altro perchè infatuato del protagonista. A mio avviso, tutto sembra un po’ troppo ripetitivo e forse claustrofobico, il personaggio gay è negativo e troppo ossessionato, tanto ossessionato da diventare forse offensivo per la “comunità”. Ma in definitiva il film non è male, lasciando stare la scelta degli attori (Rhys Ifans è pessimo in questo ruolo), mi è piaciuta la fine, molto interessante, a mio avviso dovrebbe essere visto più di una volta.
A me pare una storia di stolking, che questa è nata da un incidente di una mongolfiera è un fatto puramente casuale. Il personaggio gay è negativissimo e secondo me non è da considerare come gay, ma solo come malato di mente, ossessionato dal protagonista. Il problema, comunque, sta anche nel protagonista stesso, che ossessionato dall’incidente, da troppa corda al suo stolker iniziando a comportarsi stranamente con tutti i suoi conoscenti, che da un certo punto in poi lo trattano a sua volta da malato di mente …
Ricordavo che il romanzo mi era piaciuto, ma non ricordavo i dettagli, dunque non so se la trasposizione sia stata fedele. Comunque il film parte bene ma poi si arena, è lento e ripetitivo. Ho trovato qui del tutto fuori luogo l’attore che interpreta Jed, che per me resta il simpatico fuori di testa di Nottingh Hill, mentre in questa parte non ha credibiltà. Per tutto il film vien voglia di urlare al belloccio e stupido Joe: “ma perchè non dici con calma a tua moglie come stanno le cose invece di contorcerti su te stesso e creare tutti quei casini?”, Il suo presunto dilemma interiore tra l’altro non si evince affatto: è o non è in parte innamorato/turbato da questo amore? Boh.
non mi è piaciuto. Gay fanatico e completamente folle che perseguita “povera” coppia etero. Decisamente poco interessante.
Il film è noioso e poco interessante, aggiungiamoci il solito gay malato e assassino.
Perchè dovremmo dire ad altri di vederlo, perchè fare del male!