Tipico drammone familiare e ambizioso ritratto della middle class americana. L’apparente serenità nasconde profonde infelicità e tutti i protagonisti hanno qualcosa da nascondere (verginità, omosessualità, ecc.). L’unica coppia serena nel film è costituita da due giovani gay, belli e realizzati, somiglianti e con lo stesso nome, gentili con i vicini e amanti del jogging: cinematograficamente troppo poco per farne dei veri personaggi, ma tant’è. Forse, almeno sul grande schermo, i gay stanno diventando americani come la torta di mele, come si auspicava Vito Russo. (R.S.)
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Il fatto che il film venga incentrato sulla “futura” morte del padre di questa famiglia è originale e apprezzabile. E tutto il resto che mi lascia perplesso. Certo il merito di questo film è di dare uno spaccato di un certo tipo di famiglia, (anche perchè non tutte le famiglie sono in dispacimento come quella), che pur di salvare le apparenze fa finta che vada tutto bene. Allo stesso tempo, però mi appare tutto molto falso. Il film nella sua interezza non mi convince. Anche in questo film l’omofobia cavalca (almeno tenendo presente il padre di Ricky). L’ultima annotazione riguarda il volo del sacchetto bianco. Per la prima volta viene fatto vedere da Ricky (che lo filma) a Jane. Poi nel finale ci ritroviamo lo stesso video commentato dal Lester appena morto.Un errore cinematografico.
Una pietra miliare nella storia del cinema. Sicuramente.
Racconta l’ipocrisia della provincia americana, che poi è la vera America.
Senza se e senza ma, Alan Ball è stato proprio tanto tanto bravo.
Film estremamente attuale.Confesso che quando usci’ non mi piacque tanto ,ora però dovrebbero proporlo in prima serata e non in terza come nei trascorsi passaggi in tv.Si ritrova la crisi dei valori tradizionali dell’italia di oggi (lavoro,famiglia ecc) Interessante l’epilogo che palesa la tragicità dell’omofobia .
Spaccato sociologico di certa borghesia americana.. Bellissima la scena finale: ‘volo’ del sacchetto bianco..
Una poesia..