Jonathan è un gay israeliano di 17 anni, vive a Tel Aviv e aspetta con ansia il giorno in cui troverà il vero amore della sua vita. Lavora come assistente in un asilo infantile, gestito dalla madre, la quale non riesce neppure a pagargli uno stipendio perchè l’attività rende poco e inoltre deve anche mantenere una figlia cui interessa solo fumare erba e un figlio più piccolo ancora studente.
Jonathan vive solo, ma spesso è costretto ad ospitare un suo ex, un ragazzo molto smaliziato che pensa esclusivamente a fare sesso con chiunque capiti.
Un giorno, mentre Jonathan sta uscendo, incrocia un tipo che sale le scale insieme ad una sua vicina che abita al piano superiore e prova immediato interesse e curiosità per l’uomo, tanto da indurlo a vincere la sua innata timidezza e cercare di approfondirne la conoscenza. Il nuovo arrivato è appena giunto da New York per far visita alla madre e alla nonna malata; ha trent’anni, serio e taciturno, non parla volentieri di sè, anzi s’infastidisce quando Jonathan fa troppe domande, ma il ragazzo non molla e finirà poco a poco a vincerne la resistenza e ad ottenere dell’altro. Scoprirà che le precauzioni del nuovo amico e la sua ostentata scontrosità non sono altro che uno scudo per nascondere la propria vulnerabilità e uno scottante segreto, cui non rende partecipe neppure la madre preoccupata per la sua salute e la nonna, ansiosa di sapere come si svolge la sua vita negli Stati Uniti. Il film ci regala qualche bella scena di nudo e di sesso fra i due protagonisti, ma non mancano neppure delle situazioni divertenti, da sit-com, in particolare i litigi e i battibecchi tra la madre e la nonna di Jonathan e l’esasperata ricerca di un uomo da parte di un’amica di famiglia, immigrata dalla Russia. (F.T.)
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