Macy (Sandra Ng) e Anita (Vivian Chow) erano fidanzate fino a quando Macy abbandonò Anita. Si ritrovano per caso dopo 12 anni ad un corso di gravidanza. Sebbene siano entrambe incinta, sono tuttora single e ancora attratte una dall’altra. Fanno insieme una lunga passeggiata dove si raccontano come sono rimaste gravide. Anita ha avuto un incontro fortuito ed occasionale con Mike (William Chan). Viene assicurata dal suo dottore che la gravidanza procede bene ma che dovrebbe accertarsi che il suo compagno di una notte sia una persone in salute. Rintracciato Mike viene a sapere che è uno studente ventenne con tutte le garanzie necessarie.
Macy invece si era trovata in un momento in cui il suo studio legale era rimasto senza fondi e, disperata, aveva preso come lavoro la difesa di Robert (Eddie Cheung), accusato di violenza domestica verso la moglie. Dopo aver ascoltato la sua storia Macy aiuta il suo cliente a recuperare un rapporto corretto e amorevole con la moglie. La cosa ha funzionato e la moglie ha deciso di ritirare la denuncia. Per celebrare la felice conclusione si trovano una sera dove succede quello che non doveva succedere e anche Macy, come Anita, si ritrova involontariamente gravida. Ora le due donne si sentono come doppiamente unite e decise a riprendere la loro storia d’amore. Ma ci sono alcuni ostacoli da superare, come quello dei due padri che non vogliono essere tagliati fuori e soprattutto le differenti prospettive che le due donne hanno sui figli in arrivo. Macy, per impegni di lavoro, vorrebbe dare il figlio ad amiche lesbiche che hanno problemi con l’adozione. Anita, invece, vorrebbe che allevassero i loro figli come una normale famiglia felice, mentre allo stesso tempo si ritrova ad avere problemi sul posto di lavoro in quanto madre single… Il film, diretto da una delle registe più famose di Hong Kong, ci offre un quadro intelligente e divertente della scena queer nella sua città, affrontando problemi come le nuove famiglie, la maternità, la sessualità e la discriminazione, con spirito, humor e comprensione. Il film è stato definito come la versione orientale di “I ragazzi stanno bene”.
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movie molto carino e divertente con happy ending in una Hong Kong molto emancipata. Dialoghi sempre ottimi e intelligenti