James Bond (Sean Connery) pedina Auric Goldfinger, ricchissimo finanziere esperto nel contrabbando dell’oro. l’agente, dopo essersi un pò divertito con l’amichetta di Goldfinger, viene catturato da esso, ma riesce comunque a scoprire in cosa consiste il suo piano: distruggere la riserva aurea statunitense a Fort Know per far salire spropositatamente il valore del proprio oro. Da imprigionato seduce un’altra delle ragazze di Goldfinger che riferisce tutto ai servizi segreti per lui. Il piano fallisce. “Goldfinger” fu lo 007 che ebbe più successo in assoluto e quello che fece esplodere definitivamente “Bond mania”. A distanza di anni si può affermare tranquillamente che si tratta del migliore film delle serie: fresco, vivace, originale e mai ripetitivo o stupido (nonostante il rischio ci fosse, data la pericolosa sceneggiatura); Sean Connery è nella sua forma più smagliante, la regia di Hamilton è ottima.
Ma ciò che rende questo film strabiliante sono soprattutto le migliaia di trovate (la macchina modificata, il cappello-lama, la ragazza coperta d’oro, il timer della bomba che si ferma a “007” secondi) che percorrono tutta la pellicola; per non parlare dei personaggi riuscitissimi. Su tutti c’è il tirapiedi muto di Goldfinger “Oddjob”, uno dei personaggi più riusciti ed inquetanti di tutta la serie, ma è bene citare anche le tre “bond girl” due delle quali, sorelle tra loro, muoiono. (Debaser.it) La terza è la celeberrima Pussy Galore, pilota di Godlfinger, che è lesbica. Questo dettaglio nel film è appena accennato mentre nel romanzo è esplicito, con lei che lo “diventa” in seguito ad una violenza sessuale subita dallo zio. Ovviamente James Bond la “guarirà” facendola innamorare di sé e facendola passare dalla sua parte. (A.M.)
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