Un vivace doc, sicuro cult gay (difficile che arrivi ad un pubblico etero), di due dei più assidui frequenatori dei festival lgbt, Lun e Verow, che racconta la storia del locale “The Hoist”, primo locale gay leather aperto a Londra nel 1996 e oggi unico locale del suo genere rimasto aperto a Londra. Mentre gli autori ci raccontano la sua storia in realtà stanno raccontandoci la storia del sesso gay, dalla depenalizzazione ai successi di Grindr, (applicazione mobile per incontri gay), passando per le retate della polizia, il caso Spanner, il sesso sicuro e la Section 28. Il film, che è allo stesso tempo una storia di liberazione sessuale e un monito contro l’autocompiacimento, ci fa aprire gli occhi su molte cose, come ad esempio il fatto che ci siano stati più arresti e condanne per atti osceni più nel 1989 che nel 1966. Ci ricorda anche che la legge che mandò in prigione Oscar Wilde è stata abolita solo nel 2003. Descritto dal barista come “subdolo, sexy, sporco pisciatoio”, The Hoist ed i suoi clienti potrebbero essere visti come rappresentanti dell’opposizione alla recente politica gay d’integrazione, anche se in tempi di trasformazione e internettizzazione non è chiaro quale futuro potrà avere.
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