Il film ruota attorno al rapporto di amore e sesso che si instaura tra un archeologo 45-enne di Atene, Petros, ed un ventenne immigrato dall’Egitto, Husam, incontrato durante una missione di lavoro sugli scavi del teatro antico di Argo, in una zona dove abitualmente i gay greci vanno a cercare giovani stranieri. Quello che sembra all’inizio come un veloce incontro sessuale, si sviluppa poi in una relazione vera e propria, con Husam, mussulmano praticante, che proclama il suo amore per Petros, mentre quest’ultimo, appena uscito da una storia fallimentare, è dubbioso ma consenziente.
Attorno a questa relazione, inevitabilmente attraversata da conflitti tra culture diverse, si muove una piccola cerchia di persone, ognuno a suo modo “diverso” ; personaggi con i quali Petros interagisce, ricavandone esperienze in vario modo traumatiche: Laerte e Migen, immigrati albanesi di seconda generazione, che insieme ad una ragazza, Alexandra, formano un trio di musica classica (e anche un trio erotico); Daniel, un gay di successo che crede solo nel potere del denaro; Michael, un poliziotto che vive fuori della realtà. Pedros dovrà pensare ad una soluzione di compromesso che gli permetta di mantenere i suoi legami con queste persone senza perdere il suo equilibrio psichico.
Il film, girato quasi interamente in bianco e nero, ha il suo punto di forza nella descrizione di come l’impatto dello straniero costringa il cittadino greco a dover affrontare scenari lontani dalla sua tradizione e di come le differenze culturali e sociali interferiscano in tema di amore e di desiderio tra individui con estrazioni sociali molto diverse. Tutti temi quanto mai attuali, nelle crisi che attraversano oggi il Mediterraneo.
Christos Voupouras nato a Mytilene nel 1954, è un regista con più di trent’anni di esperienza, che ha più volte affrontato l’argomento delle relazioni tra i greci e gli ‘altri’. (MM)
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ciao a tutti, dove posso vedere questo film?
Petros, il protagonista del film, si muove in un bianco e nero raffinato e si sposta tra Atene e il suo paese natale. Ha una storia complicata con un giovane egiziano alla scoperta della propria vita ma non è facile scriverne perché l’intero film è come se fosse un sogno addobbato con continue citazioni colte religiose, storiche e letterarie. Petros è un disperato con grazia che riesce a commuoversi ed innamorarsi, ma la fa con l’indolenza di chi è pronto a subire tutto, soprattutto le angherie del destino.
Una fotografia del nostro tempo, fatto di problemi di immigrazione e contrasti religiosi, e allo stesso tempo una luce che guarda all’eternità. Un’opera davvero difficile.