Il nuovo millennio irrompe a West Hollywood e porta con sè lo scompiglio nella vita di Josh Stevens. Josh (Jason Stuart – in splendida performance) è un gay trentenne, organizzatore di catering, che ha da diversi anni una relazione con Lyle, un bellimbusto che si è perfettamente inserito nell’ambiente hollywoodiano. Succede però che un giorno Josh scopre Lyle in completa intimità con un attraente 19enne. Ne consegue una crisi di nervi che gli fa pestare i piedi, piangere a dirotto e cercare rifugio nel bar dove l’amico Chris, laureando in economia, gli propone una sfida: trovare l’uomo giusto (“Mr. Right”) in 10 appuntamenti. Josh non possiede però il massimo del fascino “gay”: è una persona normale, come tante, appena carino e per niente muscoloso. Josh accetta la sfida, assicurando che se non troverà il vero amore se ne tornerà nell’Ohio, suo paese d’origine, ad iniziare una nuova vita. Quello che segue racconta i divertenti incontri con 10 “diabolici” personaggi che vanno dal marchettaro, al drogato, allo sfigato, a quello che gli nasconde l’amante (uomo o donna), a quello con problemi psicologici, ecc. Josh si presenta sempre come un tipo normale (“I’m just a regular gay guy”) che cerca una persona che lo ami e che s’impegni sinceramente, che abbia un lavoro e una macchina, che si commuova con lui guardando un bel film… Sono proprio questi contrasti tra le aspettative di Josh e la dura realtà a rendere estremamente romantico ed accattivante questo delizioso e “propedeutico” film, con bella sorpresa finale.
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Josh, sulla trentina abbondante e un po’ sfigatello e insicuro, trova il suo compagno di 10 anni spassarsela con un giovincello e rompe con lui. Si rimette quindi nel circuito degli appuntamenti ma trova un disadattato dopo l’altro. Troverà alla fine quello giusto?
Siete già svenuti dall’originalità di questa trama? ecco, in realtà non c’è molto altro da aggiungere, se non che non basta un effetto telecamera dal vero e interviste off alla madre per rinnovare una storia sentita anche troppe volte. Il film non è totalmente da buttare, il protagonista oscilla tra il tenero e l’irritante, ci sono momenti dolci e gli attori (non tutti) non sono male, ma globalmente resta un po’ al palo. Voto 6
Niente di che, giusto per passare il tempo.