I commenti degli utenti

  1. Le Fate ignoranti
    perugia14

    Un capolavoro!!!

  2. I Testimoni
    perugia14

    Che bello!! Che emozioni!!

  3. L' Ennemi naturel
    perugia14

    Esiste in DVD?

  4. Interior. Leather Bar
    perugia14

    Mi ha ricordato Cruising…..mi è piaciuto…..

  5. Lo sconosciuto del lago
    perugia14

    Si, mi è piaciuto; un bel sex-gay-thriller!

  6. La Vita di Adele
    perugia14

    Bellissimo!!

  7. Philomena
    perugia14

    Commovente, bellissimo e una Judith Dench insuperabile!

  8. Amici per la vita
    gieffeti

    Film carino, con magari un po’ troppi stereotipi, ma comunque ben recitato e che si lascia volentieri guardare.

  9. Parenti serpenti
    zonavenerdi

    Una noia pazzesca. Mi sono trascinato fino alla fine del film convinto che non ce l’avrei fatta. La narrazione del bambino nbon fa altro che rallentare ulteriormente il ritmo …

  10. L' Ennemi naturel
    istintosegreto

    Giallo a tinte fosche tipicamente francese. So che molti amici di CINEMAGAY non lo gradiscono, ma io trovo accattivante questo stile. Penso che i nostri cuginetti ci sappiano fare nel dosare elementi raccapriccianti, aggiungendo un tocco d’ironia, una spruzzata di erotismo ed amalgamando il tutto.
    Un giovane ed aitante detective, durante una delicata indagine in un paesino vicino al mare, entra in contatto con un uomo maturo (genere orso per intenderci), non bello, ma dalla carica sessuale debordante. Proprio questa virilità animalesca è fonte, per il detective, di turbamenti, fantasie ed incertezze. Grazie alla bravura degli interpreti, soprattutto di Lespert, il film non scade nel ridicolo. Sarebbe stato facile, con un soggetto di questo tipo, banalizzare la vicenda con una morale meschina: “Nessuno può resistere di fronte ad un uccello grosso”. Invece la lenta evoluzione delle passioni del protagonista è descritta in modo convincente.
    La narrazione si segue con piacere, ma più interessante è la riflessione che essa stimola circa le differenze culturali: da noi una pellicola del genere non potrebbe mai essere né prodotta né tantomeno distribuita. Per i temi trattati (che ovviamente non approfondisco), ma anche per le numerose inquadrature dell’enorme pene di Aurélien Recoing (non fatevi ingannare, non è un attore hard, ha una solida carriera teatrale alle spalle). Sottolineo che in Francia questi film sono proiettati nelle sale del centro. Ve lo immaginate un pene a tutto schermo nella multisala Medusa? Da chiusura immediata. Trovatemi poi un attore nostro connazionale, specie se eterosessuale e padre di famiglia come Lespert, disposto a farsi riprendere mentre mette la mano su un pene eretto… non si farebbe più vedere in giro nemmeno mascherato. Lo dico sempre: le catene montuose non sono zone di confine, sono barriere che separano universi paralleli.

  11. La Vita di Adele
    Snoopyna

    Tanto clamore x nulla. All’inizio il film l’ho trovato noioso poi piano piano desta un pò di curiosità. Le scene di sesso le ho trovate esagerate,nel senso che mi sembravano inadatte alle due protagoniste. Mi sono sembrate scene senza amore,inoltre le pacche sul sedere erano veramente ridicole! Diciamo che il film si salva nell’ultima parte, dove si possono notare le debolezze dei rapporti umani. A me il film ha lasciato un senso di angoscia, di distacco, di vuoto. in definitiva gli attori sono bravi e il film è discreto solo per il messaggio che lascia! Troppo lento per i miei gusti.

  12. Handsome Harry
    gieffeti

    Veramente bello. La tematica è affrontata con garbo e delicatezza, e vengono esplorati gli stati d’animo di tutti, con un crescendo di emozioni che portano alla superba scena finale….
    Consigliatissimo (per chi lo può trovare)

  13. Boy Culture
    bittersweet

    (…continua) Tanti poi i sottotesti degni di menzione: il rapporto trans-generazionale nel mondo gay. E’ difficile che esista un vero e proprio scambio di idee ed esperienze di vita, soprattutto fra persone di età molto diversa, eppure gli anziani sono quelli che avrebbe di più da raccontare. D’altra parte scoprire le proprie debolezze è un rischio cui nessuno si sottopone volentieri soprattutto fra gente che, per difesa, spruzza veleno appena apre bocca.
    C’è anche un accenno affascinato al tema della trascendenza (quella madonna celata nell’armadio che ha suscitato l’indignazione di chi mi ha preceduto): secondo me è solo l’ennesimo feticcio di chi vorrebbe sparire dal mondo che sente non appartenergli.
    Il tema della famiglia, traslitterato in chiave postmoderna nei tre gay che dividono l’appartamento. Fra loro si instaurano dinamiche tali che solo uno stolto non riconoscerebbe come legami familiari.
    E poi l’amore, la fuga nella grande città, il continuo combattere fra l’isolamento sociale per non soffrire e la necessità di condividere le proprie esperienze… C’è un po’ la vita di tutti noi in questo film e anche il coraggio di mostrarla che spesso ci manca.
    Siamo lontani dalla perfezione cinematografica, ma i sentimenti e il tentativo secondo me, sono sinceri. Poi la vera chiave interpretativa è quella di chi guarda: lo spettatore non ha mai un ruolo passivo, ma deve interpretare quello che vede con gli strumenti che si è costruito nella propria vita. (E fate pure tutti i doppi sensi che volete…) 🙂
    Comunque, io ho visto la versione in lingua originale. Non faccio alcuna fatica ad immaginare che il doppiaggio possa essere stato pedestre e aver condizionato il giudizio di molti. Anche perchè il titolo italiano, da solo, è già imbarazzante: “Un seduttore in incognito”… Se potete, (ri)guardatelo nella versione originale.

  14. Boy Culture
    bittersweet

    (…continua) Il vero problema è che costa troppo ammetterlo. Il non sentirsi completamente a posto col mondo, che deriva dal fatto che il mondo eteronormativo non ha ancora capito che da loro non ci differenziamo poi troppo, ha costretto noi finocchi a scavarci una trincea con le unghie. Ed è inutile che continuiamo a tenercelo per noi: ci fa male sentirci diversi e dover dimostrare di essere all’altezza. Questo continuo confronto porta alla fine all’esasperazione e all’eccesso. Un eccesso di autostima, per compensare quella che da fuori ci viene negata; un eccesso di amor proprio, perchè se non badiamo a noi stessi chi ci sta intorno ci seppellisce; un eccesso di attenzione all’aspetto fisico, perchè è già tanto se riusciamo a mostrare quello visto che nessuno si avventura a vedere quello che c’è sotto; un eccesso di cinismo perchè la cattiveria è spesso l’unico sentimento vero che la società ci ha riservato. D’altra parte non venitemi a dire che l’accoglienza e l’accettazione sono sentimenti reali: spesso sono più dettati dall’egoismo della gente che da una reale volontà di apertura.
    Il vecchio Frank mente, ma quanto gli costa? E quanto ha già pagato nella sua vita quella difficoltà di essere se stesso? Sì, ha un sacco di soldi, ma quando comincia a ridere se non quando esce dall’isolamento in cui si è trincerato?
    Andrew cerca di buttare a mare i suoi valori facendo timidi passi verso la dissolutezza. Ma avrebbe mai trovato la felicità se X fosse sparito dalla sua vita?
    E X, con le montagne di milioni e la sua “professione” redditizia, sarebbe mai stato in pace con se stesso se avesse continuato a pensare ad una cosa e a dirne un’altra?
    Morale della favola, perchè di una favola si tratta alla fine, è che la fuga sembra la strada più comoda ma richiede molte più energie e sacrifici di quanti ne servono ad affrontare i problemi e risolverli. Non mi sembra una cosa da poco. (continua…)

  15. Boy Culture
    bittersweet

    Ho visto il film prima di leggere i commenti qui sotto. Sono sorperso di trovare tante opinioni negative. Il film non mi è sembrato affatto “scadente, superficiale”, nè “scandaloso e banale”. Anzi… mi è sembrato anni luce da quella finta realtà e dagli scadenti stereotipi gay che cinema e istituzioni continuano a proporci e, peggio ancora, a proporre al pubblico etero più aperto che al nostro mondo si avvicina in punta di piedi.
    Certo, c’è l’immagine della marchetta di alto bordo che, diciamocelo, è difficile immaginare calata nella realtà quotidiana; io, tuttavia, la ritengo solo un ruolo preparatorio per dipanare gli avvenimenti che seguono e non il punto focale dell’intera narrazione.
    E’ vero, ci sono anche riferimenti ad una vita sessuale frivola e sfrenata, alla mercificazione del corpo, al culto della bellezza e della forma fisica… chi di noi può negare, però, che in parte anche questa sia la realtà del nostro mondo? Quello che gli altri commentatori non hanno visto, purtroppo, è l’accenno alla disperazione -più o meno malcelata- che chiunque di noi ha perseguito quella strada si è trovato a combattere. E’ inutile: spacciamo favolosità, ma a che prezzo?
    I protagonisti trovano la felicità solo quando si mettono veramente in gioco. Quando non hanno più paura di nascondersi perfino a se stessi e rischiano anche quella illusoria autosufficienza che fingono di aver raggiunto. Quando ai sentimenti finti da mostrare agli altri, si sono sostituiti i sentimenti meno scoppiettanti ma anche meno artificiali della vita vera. Perchè possiamo anche dannarci l’anima per mostrare agli altri che siamo felici e abbiamo raggiunto quello che volevamo, ma il confronto con noi stessi è ineluttabile e spesso amaro. (continua…)

  16. A Family is a Family - Cosè una famiglia
    zonavenerdi

    Uno splendido ducumentaria sulle famiglie visto dai bambini e da come la pensano loro. Perchè loro non hanno sovrastrutture. Ho sentito dire tante frasi semplice che includevano tanti significati profondi. “La famiglia è formata dalle persone che si vogliono bene”. Detto questo non bisognerebbe nemmeno aggiungere che la famiglia puà essere formata da due mamme, due papà e che ci sono anche le famiglie monogenitore. Nel mondo dei “grandi” invece bisogna sempre specificarlo.

  17. Diario di una tata
    zonavenerdi

    Un film veramente divertente. Una ragazza che si trova quasi per caso tata e che li trova l’amore e che cambia irrimediabilmente anche il modo di fare di quella famiglia. Il ruolo gay è praticamente inesistente.

  18. Gonne al bivio
    pepea_95

    scusate la domanda ma questo film è uscito il lingua italiana?

  19. La Vita di Adele
    virginia

    Davvero bello! Favolose le attrici 🙂
    Voto 9 perchè….cavolo ma non può finire così :'(

  20. Mulligans
    stef79

    Recitazione assente, ma perfettamente compensata da un carico di banalità senza uguali! Tutto molto patinato e insignificante: la solita storia del poveraccio che si sposa perché lo deve fare e con la conseguenza che chi ne fa le spese è la moglie, stupida quanto ignara. Questa poi è bipolare, visto che da omofoba diventa quasi un’attivista. Davvero una tristezza…