I commenti degli utenti
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No ordinary love
thediamondwink Brutto, inutile, senza senso, noioso, recitazione pessima … la lista è lunga!
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The Falls
thediamondwink Personalmente non sopporto nessun genere di fanatismo (religioso, politico, musicale, etc), trovo che sia vincolante, intrappola le menti, deformando la realtà dettata da altri uomini. Detto questo, il film è un ennesimo lungometraggio già visto, la solita storia trita e ritrita, in questo caso eccessivamente patinata, e, a mio parere, addirittura noiosa.
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Geography Club
thediamondwink L’ennesimo ”rivoluzionario” film adolescenziale su come affrontare l’outing, manca proprio di fantasia ed è molto stereotipato … il solito bel ragazzo, il solito gruppo di bulli, la solita squadra di footlball, direi che non manca niente per etichettarlo come ”già visto”. Detto questo, direi che è un film che si lascia guardare proprio per la leggerezza, ma ovviamente, alla fine, non aspettatevi colpi di scena clamorosi!!!
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Lilies
thediamondwink Diverso sai soliti stereotipati film di amori e sofferenze del genere, la storia viene raccontata in maniera magistrale e, direi, originale. Di fronte ad un pubblico inesistente, viene rivelata una teatrale storia d’amore e conflitti, che porta a una morte per gelosia, quella gelosia che distrugge gli animi e le menti e che divora la persona sino alla morte. Belle le interpretazioni, molto poetiche, l’ho trovato eccezionale!
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Proteus
thediamondwink Film interessante, forse un po’ stiloso, patinato, non so, mi ha dato quest’impressione, forse per via di questi ”spruzzi” di modernità inseriti in un contesto che non ci azzeccava nulla, o forse per via della sceneggiatura che odora di già visto. Devo dire, però, che non mi è dispiaciuto, mi aspettavo qualcosa in più. Tastiamo troppa sufficienza, anche per quanto riguarda la recitazione, ma alla fine è sempre bello trovare testimonianze del genere che non vengono mai raccontate e/o citate, sempre se si tratta davvero di una storia vera.
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Eating Out 2: Sloppy Seconds
thediamondwink Ho gradito di più questo che il primo. Sicuramente ogni tanto ci vuole un po’ di frivolezza, mi ha fatto ridere, ma allo stesso tempo, riflettere dell’ottusità di certi stereotipi americani riguardanti l’omosessualità
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Jubilee
thediamondwink Partiamo col recitato, direi che è proprio pessimo, gli attori sono davvero terribili. Il film, poi, è insipido, non esprime proprio niente, forse per colpa della mia ottusità non sono riuscito a comprenderne il profondo significato della pellicola. E’ davvero brutto
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Good As You
pal39 Caro istintosegreto per la verità non mi sono affatto offeso ( so benissimo che non hai intenti offensivi nei tuoi commenti ) e l’ho presa piuttosto sul ridere ma semplicemente non riconosco la verità della tua dissertazione sull’essere gay. Sembra che un maschio gay debba forzatamente essere effeminato e una lesbica una virago. Non è così e non è necessario rispolverare il rapporto Kinsey per suffragare questa mia asserzione e ricordare tutte le gradazioni della sessualità. E’ solo una piccola minoranza omosessuale che assume atteggiamenti o desidera apparire appartenente all’altro sesso. E’ certo la più visibile ed è proprio quella che ha finora indotto il mondo etero a considerare i gay come tu dici , effeminati o virago. E con questo non incolpo nessuno , ciascuno deve essere libero di esprimersi come gli aggrada finchè non lede la libertà altrui. Solamente non vorrei che addirittura noi gay fossimo i primi a rafforzare i pre-giudizi etero nei nostri confronti.
Per questo ho citato scherzosamente (non te la prendere) Terenzio e “il punitore di se stesso”. -
Good As You
istintosegreto Caro Pal39. Mi sei mancato durante questa tua lunga assenza dai commenti. L’aggettivo “sfranta” è un neologismo (lo sentii per la prima volta pochi anni fa a Torre del Lago) utilizzato dagli omosessuali di alcune parti d’Italia per definire un ragazzo effeminato. Probabilmente tra qualche anno sarà più diffuso, come il sostantivo “battuage” che tu hai utilizzato parlando dello SCONOSCIUTO DEL LAGO. Se la mia frase così com’era costruita ti è sembrata offensiva, posso riformularla: la maggior parte degli omosessuali maschi mostra atteggiamenti tipici del sesso femminile, allo stesso modo la maggior parte delle donne omosessuali prende in prestito atteggiamenti maschili. La sostanza non cambia e non c’è nulla da punire, negare, né tantomeno di cui vergognarsi. Non scomodiamo i commediografi di secoli passati. Ognuno deve sentirsi libero di atteggiarsi in modo da riflettere il proprio io interiore. Sono sicuro che un occhio non foderato di mortadella si accorge subito delle mie tendenze e non mi illudo, come invece fanno molti miei amici, di essere “invisibile”. Non ci tengo nemmeno. Non ho nulla di cui scusarmi. Non faccio male a nessuno. Sono proprio i gay, prigionieri di una cultura sessista e antiquata, che insistono nel negare ciò che è lampante, specialmente entrando in una discoteca gay (non solo le serate MUCCASSASSINA): vi è uno scambio di ruoli, cioè a dire le donne sono molto più uomini degli uomini e viceversa. Sembra un gioco di parole, ma è la realtà. E che male c’è? Male è volerla negare. Un giorno magari si smetterà perfino di parlare di atteggiamenti “maschili e femminili”. Dio voglia fare arrivare presto quel dì… ma per ora non è ancora arrivato ed è per questo che cinema e letteratura spesso si prendono gioco di noi utilizzando certi stereotipi. Fino a quando non si scade nell’insulto, perché non riderne?
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Good As You
pal39 Tutti i gay quasi tutti “sfrante” (non ho mai sentito la parola ma penso di intuirne il significato) e le lesbiche quasi tutte scaricatori di porto 🙂 ? Credo che l’amico Istintosegreto si sia un pò fatto prendere la mano o il tasto e sia veramente caduto negli stereotipi di cui stava parlando. Perché i gay devono sempre essere così punitori di loro stessi (heautontimorumenos se vogliamo fare i colti) ?
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Lo sconosciuto del lago
pal39 Il film mi è piaciuto molto e penso che abbia meritatamente ricevuto il premio “Un Certain Regard” a Cannes. Si svolge come un classico cinema-vérité : il regista osserva con occhio da entomologo la vita di un luogo di battuage sulle rive di un lago nel sud della Francia . Senza emozione o moralismi registra ogni aspetto del mondo omosessuale che si muove sulle rive del lago. D’altra parte quasi tutti noi ben conosciamo quanto sia veritiero questo mondo. Se non fosse per una diversa vegetazione , a un milanese sembrerebbe di essere nel parco del Ticino o dell’Adda , con meno movimento nel film che sui nostri fiumi. La cristallizzazione della ricerca del sesso fine a se stesso ovviamente genera uno straniante senso di solitudine che il regista non vuole descrivere ma fa emergere automaticamente dalle situazioni e dai comportamenti. A loro modo tutti cercano anche l’amore ma in realtà è un alibi veramente sbiadito. Anche il protagonista non prova vero amore per l’assassino ma una confusa voluttà masochista , un cupio dissolvi che ha più a che fare col sesso che con l’amore. La grande abilità del regista sta nel suscitare sentimenti e angosce nello spettatore senza alcun diretto intervento , senza alcun commento. Anche le scene di sesso più esplicito sono del tutto asettiche e pochissimo eccitanti. L’unico commento che si permette è nelle parole del commissario di polizia : come può avvenire tutto questo e in questo modo ? Voto 8
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Good As You
istintosegreto Il problema non sono i personaggi stereotipati. Parliamoci chiaro: i gay sono quasi sempre sfrante e la maggior parte delle lesbiche sono delle scaricatrici di porto. Non solo, ma di solito sono proprio le checche ad andare in televisione a strillare: “Ora basta coi preconcetti! Non tutti i gay sono effeminati!!”. Peccato che esibiscano cadenza e movenze alla Valeria Marini. Con gli stereotipi si può giocare. Si può scherzare. Il vero problema è la pièce che ha fornito l’idea: difficilmente poteva fornire una sceneggiatura decente. Rimandavo la visione della pellicola proprio perché anni fa ero stato a teatro ad annoiarmi a morte. Tre attori bravini (Mascino, Silvestrin e Balducci) sprecati con dialoghi banali, in mezzo a colleghi che valgono ben poco. La settima arte di fattura made in Italy continua a mirare al primo piano e sollevarsi a stento dal suolo. Forse mirando più in alto chissà… Per ora comunque i tempi de “Il vizietto” sono mooolto lontani. Certo, all’epoca c’erano Tognazzi e Serrault…
Non posso esagerare col voto basso poiché in questo paese la gente affolla le sale per robaccia più volgare e inguardabile. -
Gli Amanti passeggeri
Biagio.SdC Non è un capolavoro, anzi probabilmente è il film meno bello di Almodovar.
Dopo molto tempo ho capito qual’è il problema di questo film: non ha un/una protagonista. È un film corale, va bene, ma ha solo piccoli ruoli, non c’è una storia o un personaggio in cui immedesimarsi o affezionarsi, per cui quando il film finisce non ti interessa sapere che fine fanno i personaggi.
Le due storie più interessanti sono quella di Bruna (Lola Duena, Mare dentro) una medium trentenne ancora vergine e di Bruna (Cecilia Roth, Tutto su mia madre) titolare di un agezia di escort che ha come clienti i potenti spagnoli. Avrei senza dubbio preferito due film che parlassero di loro, o di uno che ne raccontasse la storia e per poi farle incontrare su quell’aereo, ma così è troppo poco per dire che sono storie ben trattate. -
Cella 211
Biagio.SdC Ho visto questo film mesi fa, davvero molto bello. È degno di nota il rapporto vizioso che si crea tra il potere fuori e quello dentro al carcere, con lo stato che non ne esce proprio benissimo.
Domanda: ma perché è stato valutato G? A parte una scena di nudo iniziale non c’è nessun riferimento a relazioni/situazioni omosessuali. Mah. -
Aimée & Jaguar
Sam Bel film, poi pensare che sia una storia vera fa venire i brividi
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Addio al nubilato
Sam Niente da fare, non mi è piaciuto. L’ho visto fino alla fine sperando che migliorasse ma così non è stato
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Out in the Dark
pal39 Un altro film israeliano , molto bello e con una storia d’amore travolgente. Il sacrificio di sè per amore è stato da sempre il punto d’arrivo della grande letteratura romantica. La Dame Aux Camelias (La Traviata) in primis e questo sacrificio tocca facilmente le corde dei cuori di tutti noi mortali. Quindi è come è gestire questo grande rigurgito romantico quello che conta , per evitare eccessi
ridicolmente melò e ridicole situazioni strappalacrime….a cui talvolta il cinema hollywoodiano ci ha abituato.
Come ben dice Nick88 è un film ispirato e ben calibrato. Una notevole suspence cresce mentre ci avviciniamo all’epilogo , stringato e senza turbini musicali di sottofondo. Belli (figaccioni direi come al solito gli israeliani) e bravi gli attori.Decisamente da vedere. Voto 8 -
Snails in the Rain
pal39 Un altro affascinante film israeliano di tematica gay. Mi colpisce sempre che questo piccolo paese (che con il Vaticano è l’unica teocrazia sulla terra e che come quest’ultimo dottrinalmente condanna l’omesessualità) sia così fertile di film acuti e open minded sull’argomento gay. Probabilmente è l’atmosfera di “the bubble” , Tel Aviv , che riesce ad abbattere i paletti della morale ufficiale.
Qui lo splendido protagonista Yoav Reuveni (che tra l’altro è stato modello di Armani) interpreta più che dignitosamente il dramma della cognizione della propria identità sessuale. Dramma scatenato da lettere anonime inviategli da un ammiratore innamorato di lui , lettere che lentamente fanno affiorare tutti i desideri confusi e sempre repressi che hanno accompagnato tutto l’arco della sua vita. L’infelicità della repressione e della non accettazione di sè è molto bene espressa nella scena finale , che pur nella sua diversità mi ha fatto tornare alla mente “Maurice” dove Hugh Grant , ex amante di Maurice , scontento e infelice si ritira di notte con la moglie mentre Maurice corre al suo appuntamento d’amore.
Vedete questo film , è decisamente interessante. Voto 8 -
Il Mondo fino in fondo
pal39 Film ricco di spunti interessanti ma che non trovano sbocco , rimangono vaghi e incompiuti a causa di una sceneggiatura traballante. Il personaggio gay di Scicchitano ad esempio è del tutto grigio , non approfondito così come anche quello del fratello macho Loris , così com’è raccontato , è del tutto incredibile. Unica battuta divertente di Scicchitano : dichiararmi gay a mio fratello ? Sei matta ? Mi porterebbe dall’esorcista. Voto 6
Un film che fa male al cuore, ma che consiglio di vedere. Un film ‘politico’. Disturbante, angosciante, folkloristico (per chi conosce la realtà della città), a tratti tenero. Bravissimo l’attore che interpreta Davide, ma anche gli altri ragazzi. In alcune scene squallide e tristi la mancanza di dialoghi e della musica accentua ancora di più l’angoscia. Fatelo vedere agli omofobi integralisti