I commenti degli utenti
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Burning Blue
brbpml Salve,qualcuno è in possesso dei sottotitoli in qualsiasi lingua?.Grazie!
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Una Gelata precoce
kaustik ciao a tutti! Sto cercando questo film in italiano. Qualcuno l’ha disponibile?@SiSEMEN: su emule non si trova, o almeno io non l’ho trovato. Qualcuno può aiutarmi?grazie mille!
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Tutta colpa di Freud
Ki L’ho visto temendo il peggio, visto le premesse e le polemiche pregresse al film a proposito della storia della ragazza che vuol cambiare il proprio orientamento sessuale. Per fortuna il messaggio che manda non è poi così deleterio (almeno spero per il pubblico bigotto), anche perché ampiamente ironizzato, e perché, soprattutto, alla fine dle film arriva finalmente lo “starnuto” giusto, quello che mette a posto tutte le cose e ci fa tirare un sospiro di sollievo. Per il resto, devo dire che è una commedia piacevole (rispetto alla media delle commedie italiane), a tratti suscita persino il riso, si guarda piacevolmente insomma. Non mi è piaciuto per niente il personaggio di Marchioni.
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Pit Stop
teo io
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Geography Club
LadyStardust Film leggero, carino, senza troppe pretese. Niente di fenomenale né di mai visto, ma ti fa trascorrere piacevolmente la serata. Peccato per il finale, trito e ritrito.
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Il Compleanno
Ki Tutto sommato un film sufficientemente valido. Avrei eliminato il prologo inutile e, ovviamente, quella patetica scena con il sottofondo di “Maledetta primavera”. Il finale poteva essere sviluppato meglio, intendo proprio gli ultimi dialoghi e immagini finali.
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L' Homme est une femme comme les autres
pal39 Mi è capitato tra le mani questo film di Zibermann del 1998 e devo dire che mi sono divertito . Simon , splendido clarinettista , un gay dell’alta finanza ebraica parigina deve sposarsi e avere un figlio per poter ereditare il patrimonio dello zio miliardario. Ovviamente lo spunto non è davvero un granchè originale. Quel che è originale sono i contorni. La famiglia yiddish parigina è più moderna ed evoluta : tutti sanno che Simon è gay ma non ne fanno gran caso. Deve sposarsi. Come dice la madre , non importa se soffrirà , meglio soffrire da ricchi che da poveri. La famiglia yiddish newyorkese della promessa sposa è invece superortodossa e intransigente. Nel contrasto tra i due ambienti molti i particolari piccanti e divertenti. Quando Simon ad esempio confessa alla promessa sposa Rosalie di essere gay il commento a bruciapelo della verginella è : attivo o passivo ? Il tutto è snocciolato con umorismo ed eleganza ed è allietato dal magnifico clarinetto che suona musica klezmer , anche cantata dalla splendida voce di Rosalie. Se lo vedrete saranno molti gli spunti per sorrisi e risate anche se , non essendo ebrei come me , molti dettagli sicuramente ci sfuggiranno. Altro punto a favore del film è che fortunatamente non assistiamo ad alcuna “redenzione” dalla gaytudine con il matrimonio…grazie a Dio. Voto 7
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Reinas
ericacca sinceramente l’ho trovato bruttino e recitato male….
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Bandaged
Sam Bah, a me non è piaciuto per niente
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Le Lacrime amare di Petra von Kant
Nick88 Capolavoro fassbinderiano per antonomasia, Le lacrime amare di Petra von Kant può essere considerato a pieno titolo la summa della poetica e della visione della vita dell’enfant terrible del Nuovo cinema tedesco. Impostazione teatraleggiante, massima cura della scenografia portata quasi all’esasperazione , eccesso di cromatismo, interpretazione innaturale. Tutto concorre all’obiettivo perseguito dal regista di estraniare lo spettatore, non facendolo sentire parte della rappresentazione ma isolandolo per raggiungere un punto di vista il più possibile oggettivo di fronte al (melò)dramma che ha per protagonista l’indimenticabile Petra, resa immortale dal volto e dalle sembianze altere e diafane di una meravigliosa Margit Carstensen. Sadomasochismo psicologico, rapporti di insubordinazione al dio denaro, ingratitudine e solitudine. Grande cinema.
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Breaking the Girls
virginia Intricatissimo e contorto (infatti ho un po’ di confusione in testa al momento!) ma mi è piaciuto molto! Voto 8.
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Riflessi in un occhio d'oro
thediamondwink Più che un riflesso direi che è una vera e propria ”ossessione”, quella rovinosa ossessione che fa perdere il controllo e la lucidità, quella lotta continua nel cercare di reprimere i sentimenti ossessivi nei confronti del soldato. Eccezionale l’interpretazione di Marlon Brando, che esterna perfettamente l’infelicità del Maggiore Penderton, consapevole del tradimento della moglie, consapevole che non sarà mai felice tra le braccia di quel qualcuno …
Gli sguardi sono tutto in questo film, lo spiare la persona amata come unico motivo di ”liberà” rende il tutto malinconico, infelice. Il disprezzo della moglie nei confronti del Maggiore, martirizzano un po’ troppo il personaggio, ridicolizzandolo agli occhi di tutti, perché lei è consapevole dei gusti sessuali del suo uomo e, forse, la gelosia lo porta ad odiarlo. Bello, molto bello.@Nick88: guarda che il ruolo era di Montgomery ma subentrò Brando a causa della morte dell’attore avvenuta nel 1966, l’anno prima!
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Ludwig
thediamondwink Fu davvero follia? eccentricità, forse? la storia di Ludovico II di Baviera è davvero particolare, coinvolgente, che sino ad oggi conoscevo poco e questo film mi ha dato la possibilità di scoprire. Bellissima la frase: ”Voglio rimanere un eterno enigma, per me e per gli altri” … così è stato, almeno per quanto riguarda il vero stato della sua follia, se così fu. Un re che ha amato, che ha sofferto ed è stato contrastato per i suoi gusti sessuali, si, perché in quella Baviera tanto cattolica, sicuramente hanno inciso molto i suoi amori e stravaganze, ma è un re difficile da dimenticare. Helmut Berger è bellissimo, ma questo non basta a trasformarlo in ”attore”…recitazione forzata e, sicuramente, mediocre, in questa lunga, fin troppo lunga, pellicola di Visconti, ma che ho amato sin dall’inizio. Le ambientazioni romantiche, gli sfarzosi saloni e la perfetta regia, non possono che coinvolgere lo spettatore, in questa prestigiosa trasposizione biografica. Molto bello!!!
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La Neve nel cuore
thediamondwink Diane Keaton è assolutamente la migliore, il resto è da dimenticare …
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Geography Club
raven Un elenco di elementi piacevoli del film:
– la semplicità e ingenuità della sceneggiatura*
– il corpo del protagonista
– il titolo del film
*Ammiro questa capacità degli americani di arrivare all’obiettivo, senza fronzoli, complicazioni anche se in maniera sfacciatamente moralistica. -
Free Fall
ettore Bellissimo film.
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Free Fall
ettore Bellissimo film.
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The Normal Heart
Nick88 Mirabile trasposizione del dramma teatrale, in gran parte autobiografico, di Larry Kramer la cui prima rappresentazione risale addirittura al 1985, proprio negli anni di fuoco dell’epidemia, e che, ironia della sorte, vide come protagonista nei panni di Ned Weeks, l’icona Brad Davis (“Querelle”, “Fuga di mezzanotte”) che proprio in quell’anno contrasse il virus. L’incipit non può non far venire alla mente quel “Longtime companion” di Norman René, ma se in quel caso la scrittura grezza e il taglio documentaristico vengono perdonati in nome del significato e della portata storica della pellicola, in questo caso ci troviamo di fronte ad un film non solo importante, ma anche ottimamente realizzato. C’è un’atmosfera di profonda sincerità e umanità che accompagna quasi tutti i momenti più importanti, si percepisce quanto il tema sia stato avvertito dal regista, dallo sceneggiatore e dagli interpreti. E’ un’opera compiuta, dal respiro quasi epico, che coniuga con un equilibrio perfetto l’aspetto politico del far fronte alla tragedia con quello più squisitamente umano (la storia d’amore dei due protagonisti, Ruffalo e Bomer, è descritta molto bene e in più di qualche scena è davvero commovente). Certo, Murphy non ha potuto rinunciare a fare qualche inserto inutile e di dubbio gusto (la scena della metropolitana, sulla falsariga di American Horror Story) e c’è verso il finale una scena -cerco di evitare gli spoiler- che conferma l’attitudine degli americani di camminare sul filo del melò, col rischio di cadere nel patetico, anche se, per fortuna, in questo caso, è stato scongiurato. Tra l’altro l’atmosfera certamente pesante e cruda è smorzata da qualche momento divertente, specie nella prima parte. Gli attori sono quasi tutti convincenti, specie i protagonisti e una menzione speciale va a Julia Roberts, pur in un ruolo non originalissimo (la dottoressa-eroina) ma certamente impressionante se si considera che la storia e i personaggi sono ispirati a fatti realmente accaduti.
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Mosquita y Mari
Snoopyna Ho visto il trailer e mi è piaciuto ma sapete se l’hanno doppiato anche in italiano?
Salve,qualcuno è in possesso dei sottotitoli in qualsiasi lingua?.Grazie!