I commenti degli utenti
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In the Name of
istintosegreto Cominciamo col dire che il film segue le orme di quel neo-neorealismo tutto europeo (anti-americano quindi) che nei paesi del nord è da anni lo standard. Attori non truccati, spettinati e mal vestiti; inquadrature che utilizzano la luce naturale; sceneggiatura scarna, che ricalca la conversazione casalinga.
Il protagonista regge quasi da solo l’intero film; la sua rudezza fisica (da prete di campagna) contrasta con la delicatezza d’animo e il bisgono di amare. Il sacerdote si sente solo, ha un incarico di grande responsabilità, che lo assorbe completamente. La routine scorre tra alti e bassi, fino a quando la scintilla dell’amore scoppia tra lui e un ragazzo della comunità di recupero da lui diretta. La vicenda si focalizza sulla lacerazione interiore che un qualunque sincero ministro di Dio proverebbe se, per un attimo, un istinto non proprio divino gli ricordasse la sua umana debolezza. Ma padre Adam non ha solo la colpa di essere un prete innamorato: è anche omosessuale. Questa doppia colpa pesa sul suo cuore come un macigno.
Il film è ben realizzato (nonostante i pochi mezzi) e piacevole da seguire. Forse io avrei dato più spazio a due personaggi secondari: la bella Ewa, che ha una cotta per padre Adam e il malefico nuovo arrivato che sodomizza Lukasz solo per il piacere di ferire e provocare il povero prete. La durata sarebbe stata di un paio d’ore, ma credo ne sarebbe valsa la pena. -
Pride
Costantino Commedia dolciastra con qualche spunto furbetto che riesce a strappare qualche sorriso. Non male le ambientazioni British anni 80.
Non certo il film della mia vita, ma si può guardare. -
Pride
Fra1977 Un film che mixa alla perfezione comicità, dramma, politica e impegno sociale. Godibile dall’inizio alla fine grazie alla sapiente sceneggiatura, regia ed interpretazione! Un film utile a dare un’immagine diversa del popolo lgbt.
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Boys
gabber78bs Io non ho ancora visto il film, ma conto di farmelo passare da un ottimo amico Olandese, fra me è l’Olanda c’è da sempre stato feeling, commento per dirvi che credo abbiate commesso un errore, lo guarderò in lingua originale proprio perchè è in olandese, non credo proprio che degli attori olandesi recitino in tedesco, ehehehe, sarebbe alquanto strano….questo per dire che avete sbagliato lingua. ^_^
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Boondock Saints, The - Giustizia finale
smalltownboy Be’ forse 9 come voto generale è un po’ eccessivo, ma un bel 7 pieno se lo merita. Visto per curiosità sull’arciere tenebroso Norman Reedus, mi sono ritrovato con un Willem Dafoe strepitoso (come al solito, direi!). Evitate il sequel del 2009, lì Dafoe e il suo personaggio sono del tutto assenti, tranne un piccolo cameo finale.
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Jet Boy
thediamondwink Direi che come film non è male, forse andava sviluppato un po’ di più, l’ho trovato interessante ma in parte noioso, certo parliamo di un film girato a basso costo e si vede.
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Non è peccato - La Quinceañera
11oliver Veramente bello e interessante.
Originale e coinvolgente la trama, ottima regia e molto bravi gli attori. -
Redwoods
supersky comunque, è California del nord, non North Carolina 😉
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Burning Blue
teo a presto su mio blog con sub in italiano
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Boygirl - Questione di sesso
thediamondwink mamma che boiata…dire che è un bellissimo film mi fa accaponare la pelle! Si arriva a fatica alla fine, scontatatissima … terribile! Nemmeno tanto originale come tema…brutto, brutto, brutto!
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Redwoods
rosponero …parlo di sceneggiatura e poi faccio errori grammaticali. Chiedo scusa, ma non c’è possibilità di fare la benché minima correzione una volta inviato il messaggio. Sorry.
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Redwoods
rosponero L’ho visto ieri sera, ma non riesco a capire come possano piacere, soprattutto agli americani, questi film-spazzatura.
Mi spiego meglio: ambientato in North Carolina, decisamente repubblicana, e per giunta in un posto abitato da 4 montanari che ovviamente sono le persone più colte e permissive della zona, se non dello stato.
Per di più, con tanto di bambino ritardato adottato dalla coppia gay: ma per favore….
In più, con tanto di genitori felici di vedere il figlio che se la spupazza col primo gay arrivato in paese: ma per favore….
E come se non bastasse, la trama-clone del film con la Streep: ma per favore……
Chicca finale, il tragico-sentimental epilogo, che rovi solo nei melodrammi italiani con Amedeo Nazzari puoi vedere (no, ho visto anche qualche melò spagnolo e sudamericano anni ’50/’60 fatto a questo modo, e ci aggiungo anche le telenovelas).
Non entro nei (de)meriti tecnici, che trovo imbarazzanti. Uno su tutti la sceneggiatura: mi chiedo, ma se non sai scrivere un dialogo tra homo sapiens, non è meglio che fai il carpentiere o l’elettricista? -
Cloudburst
Nick88 Onestamente mi aspettavo di più e di meglio da questo film di cui si è tanto parlato qualche anno fa, ai tempi della sua uscita. Sembrava l’occasione giusta per sdoganare l’omosessualità femminile nell’età senile, un po’ come è già stato fatto con l’omosessualità maschile in più di un’occasione (l’ultima delle quali “I toni dell’amore” di Ira Sachs, attualmente nelle sale). A visione ultimata tutto, però, ha avuto il sapore dell’occasione persa. Il tono del film è quello della solita commedia americana sboccata e anche un po’ frivola, in salsa lesbica. A salvare il film, caratterizzato anche da una regia blanda e da una fotografia pessima, sono le due interpreti principali, due premi Oscar – l’irresistibile Olympia Dukakis (indimenticabile mamma di Cher in “Stregata dalla luna” e di altri ruoli in altri film importanti, come “Fiori d’acciaio” e “Goodbye Mr Holland”) e Brenda Fricker. Soprattutto il personaggio della Dukakis strappa più di una risata durante il corso del film – segnalo il monologo spassosissimo in auto con l’uomo che le concede un passaggio. Ah, ovviamente non manca neppure il personaggio del ragazzo figo ma stupido, in piena aderenza al genere. Tutto sommato un road-movie che si lascia guardare ma che si dimentica facilmente.
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Shelter
harrypotter347 Il film non è straordinario ma decisamente carino. Il titolo certamente dà il “la” di tutta la storia. Zach è in costante ricerca di un rifugio. E alla fine è suo nipote che trova questo rifugio in lui e nel suo compagno.
Un bel tocco di romanticismo dal quale lasciarsi trasportare x sognare un po’, senza troppe pretese.
I 2 attori principali sono decisamente un “belvedere” 🙂 -
I Toni dell'amore
andy E’ uscito al multisala a Brescia come mi ero augurato! Youh! Quoto il commento di superpop :recitazione dei protagonosti disinvolta e naturale , ma è un film un pò troppo lento.Tesi del film .
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La Mala educación
Nick88 A cadenza regolare, mi vien voglia di andare a rivedere qualche film del genio spagnolo. “La mala educacion” non è tra i miei preferiti di Pedro, ma è innegabile la costruzione elegantissima della pellicola con i suoi tre diversi livelli che si intersecano mirabilmente in un continuum spiazzante per quanto ben orchestrato. Potrà sembrare poco fruibile ad un pubblico distratto, assuefatto alle sceneggiature “adolescenziali” di tanti film che affollano le nostre sale e le tv, ma con un minimo di attenzione si è catapultati nella storia di Ignacio ed Enrique con un’insopprimibile curiosità di sapere come andrà a finire. Ovviamente è superfluo aggiungere che il film, oltre ad essere molto personale (Almodovar non ha mai ammesso il carattere autobiografico della trama, anche se tutti gli elementi fanno concludere che sia proprio autentico), è anche socialmente importante, rabbiosamente anticlericale e iconoclasta, eppure anche carico di humana pietas nei confronti del personaggio di padre Manolo, quasi redento dall’amore e dalla bruciante passione che lo divorano per Juan, il vero angelo della morte di tutta la storia. Per il resto, ci sono tutti gli ingredienti che hanno reso grande la cinematografia di Almodovar, i colori, il decor, qualche spruzzatina di camp e persino di humour, il pop, la grande diva omaggiata – in questo caso la Sara Montiel di “Soledad”- un’indimenticabile versione di “Moon river” e di “Torna a Surriento” che riscattano i difetti, che comunque sono presenti, e danno alla pellicola un ruolo di prim’ordine nell’ambito del percorso artistico del cineasta spagnolo.
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Cloudburst
Mar E’ andato in onda sul canale Cielo doppiato in italiano il 24/11/14. Qualcuno l’ha registrato? Lo cerco e posso offrire in cambio altri film. Ne ho centinaia a tema glbt. Per info scrivetemi a [email protected]
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Amore Estremo - Tough Love
Skippy'90 Film bruttissimo che ho visto trasmesso ieri su Mtv. Lui è un maschilista e volgare (uno così è da lapidare) e trovo che il messaggio sia sbagliato.
E’ vero che ho letto e commentato opere dove c’è un tema simile (La volpe, In cerca di Amy) ma almeno avevano una trama e dei contenuti risultando interessanti per quanto scritti e con protagonisti uomini alpha.
Questo lo sconsiglio, non guardatelo. Voto: 1. -
Toy Story 3
Skippy'90 Film dove l’appartenere a un padrone e dover accettare che esso decida della vita altrui come dover sottostare a un sistema sociale è una metafora dolorosa e a tratti agrodolce. Del film non mi è piaciuto molto la caratterizzazione di Jessie, la cowgirl che sembra più dipendere dagli altri dietro una scorza da indipendente e solare. I contenuti gay li ho più rintracciati in altri giocattoli che mi ricordano Oscar Wilde tipo l’unicorno (poi il mio è un parere soggettivo). Voto: sette.
Un film davvero divertente! La rappresentazione della cultura italo-americana è piuttosto stereotipata, tuttavia (come nel più celebre “Il mio grosso grasso matrimonio greco”) fa da motore a tutta una serie di gag esilaranti. I personaggi del padre e della madre sono favolosi. Vale la pena di essere visto, anche perché è basato sulla reale storia personale dello sceneggiatore del film, Steve Galluccio