I commenti degli utenti

  1. Lo schermo velato
    Vera

    Tutte le volte che lo vedo mi commuove, e’ bellissimo. Un collage emozionante divenuto un pezzo della nostra storia, della nostra cultura. Immancabile.

  2. Milk
    Vera

    Stupendo! ✨ Un film necessario, Sean Penn bravissimo, tutti gli attori presenti nel film calati nei ruoli sono stati fantastici. La piu’ bella soddisfazione? Vedere mia mamma commuoversi con me al cinema. Super consigliabile a tutt* ?

  3. Piume di struzzo
    Vera

    Un oscena scopiazzata del vizietto, nonostante i grandissimi attori, Robin in testa, l’insieme del film e’ davvero inguardabile, non parliamo delle atmosfere, il tutto appare come una prova teatrale poco riuscita. A me non e’ piaciuto.

  4. Il Diritto del più forte
    Vera

    Mi correggo! Da parte di alcuni uomini gay, grazie al cielo non tutti sputano veleno addosso a questo regista.

  5. Il Diritto del più forte
    Vera

    Questo film venne quasi del tutto ripudiato dalla comunita’ gay dell’ epoca, venendo tacciato per i contenuti infelici di presunzione e alterigia da parte del regista. In realta’ Fassbinder non fece altro che mettere a nudo una realta’ seppur parziale, veritiera e a proprio modo esecrabile del mondo gay. Essendo Fassbinder un artista e non un ruffiano affetto da politically correct (alla Ozpetek, per intenderci) si prodigo’ a mostrare il lato oscuro di quello stesso mondo omosessuale tedesco degli anni 70′ dal quale egli stesso proveniva, un mondo proteso al classismo e al narcisismo, una realta’ che conosceva bene e che aveva vissuto. Ed il film e’ proprio questo, una critica costruttiva passata attraverso il setaccio di immagini distruttive capaci di urlare l’urgenza di un cambiamento. E’ un film sincero e al contempo poetico che narra la storia di un omosessuale che si sente incompreso dai suoi stessi fratelli e amanti. Sono davvero scioccata dalla spietatezza da parte degli uomini gay nel giudicare l’operato di un regista che ha dato veramente tanto attraverso le sue storie all’ intera comunita’ LGBT.

  6. Festa per il compleanno del caro amico Harold
    Vera

    Questo film e’ un cimelio da collezione. L’introspezione attraverso la quale i personaggi vengono rappresentati e’ folgorante. E’ un film che sara’ pure datato ma non si puo’ non volerli bene, capostipite di tutto un cinema gay in divenire. Vicinissimo per intensita’ e carico emotivo ad un Chi ha paura di Virginia Woolf. In assoluto uno dei film a tematica gay che prediligo.

  7. Nodo alla gola
    Vera

    La storia s’ispira al vero dramma dell’ assassinio commesso da parte di Leopold e Loeb, giovani e scellerati, brillanti studenti, figli di due facoltose famiglie, ai danni di una matricola scolastica. Il caso fece scalpore. Grande come sempre Farley Granger.

  8. L'inquilino del terzo piano
    Vera

    Il Polanski che preferisco. Con Rosemary’s baby e’ indubbiamente il suo capolavoro. Un film che attraverso originalita’ e sapiente maestria ci trasporta nelle piu’ recondite angosce dell’animo umano. Il rapporto che il protagonista instaura con i propri vicini di casa o per meglio dire del rapporto che loro instaurano con lui, diviene metafora dell’ incapacita’ dell’ uomo moderno di gestire i rapporti con gli altri, il tutto filtrato attraverso la lente di Polansky che con uno stile tetro, kafkiano, a tratti surreale ci fornisce una chiave di lettura solo all’ apparenza bizzarra. Il film nell’ arco del suo svolgimento diviene un incubo dal quale si desidera risvegliarsi. Questa e’ una pellicola che consiglio anche a chi non e’ amante di thriller e horror, la prova del nove che anche un thriller puo’ avere spessore e arrivare a comunicare un brivido piu’ all’ intelletto che alla spina dorsale. Ad ogni modo siamo sempre li, la trasformazione di Polanski in Simone Shull e’ dettata da un lento scivolare nella follia, non da un cambio di genere. Unica parentesi gay e’ quando Polanski dialoga con un amico di Stella (Isabelle Adjani) che appare sottilmente attratto da lui.

  9. La Liceale, il diavolo e l'acquasanta
    Vera

    I B Movie non includono solo la commedia sexy ma innumerevoli altri filoni meritevoli di attenzione dal poliziottesco, al giallo/thriller dei 70′ al gothic horror dei 60′, ai musicarelli, agli spaghetti western, un cinema italiano che ha fatto scuola nel mondo. Il B Movie non sono solo le cosce di Gloria Guida e lo strabismo di Alvaro Vitali. Poi che uno possa interessarsi solo al cinema d’autore o al cinema commerciale e’ un altro discorso, ma e’ giusto precisare che la categoria B Movie e’ davvero ampia e include numerose possibilita’ di scelta cinematografica.

  10. Departures
    Vera

    Un film che merita la visione. Ho amato molto il personaggio di Daigo, un uomo alla ricerca di se stesso che costantemente mette in discussione le proprie scelte di vita, infondendo di valore simbolico il proprio operato e la propria realta’ di pensiero. L’opera si concentra sul viaggio spirituale che un essere umano compie dentro se stesso, ma non tralascia il fattore culturale. L’ Oriente coltiva del resto un concetto di introspezione e spiritualita’ che indubbiamente a noi Occidentali manca, lo dimostra il fatto di come un paese quale l’ Italia oscilli fra Ateismo forzato e fanatismo religioso, senza mai riuscire a trovare un baricentro, una misura. Una Parabola Zen da consigliare a tutte le anime perse e disperse della nostra epoca in preda al materialismo piu’ fuorviante e a coloro che ancora confondono il concetto di Spiritualita’ con il concetto di Dogma Religioso. Bellissimo, anzi Indispensabile.

  11. Psyco
    Vera

    Psycho e stato ispirato da un punto di vista letterario dalla reale storia di Ed Gein serial killer americano conosciuto per la sua fissazione dell’ impagliare animali e vivere un rapporto simbiotico con la madre al limite del patologico. Poco ha a che fare con un discorso di transgenderismo o transessualita’, quanto piu’ di omosessualita’ latente inespressa. Il film di Hitchcock rende giustizia al romanzo di Bloch, se non addirittura lo supera (cosa fra l’altro assai rara poiche’ non sempre il cinema riesce a travalicare in senso positivo la letteratura o la narrativa). Anthony Perkins attore dotato di un intensita’ e di un eleganza ineguagliabili dipinge un ritratto di killer psicotico degno del miglior cinema di genere. Un capolavoro immancabile nella videoteca di ogni cinefilo che si rispetti.

  12. Holding the Man
    pietro

    Concordo con le opinioni precedenti (film struggente, appassionante, devastante…) anche se nel mio caso il giudizio è condizionato dalla mia vicenda personale. Ho solo qualche anno in meno dei protagonisti (sono del 1966), ma nel film c’è tutto quello che avrei voluto fare io (vivere una storia d’amore con un ragazzo da adolescente, fare sesso promiscuo a vent’anni) e che non ho fatto per mancanza di occasioni (come molti ragazzi omosessuali degli anni ’80) e anche un po’ di coraggio. Inoltre, non avrei avuto la sfiga di quelli nati dai primi anni ’60 indietro (come i protagonisti), che si dedicavano al sesso promiscuo senza sapere della terribile malattia: mi ricordo che già al Liceo si parlava diffusamente dell’AIDS e delle precauzioni da prendere. Comunque mi è piaciuta soprattutto la prima parte. La seconda, quella dopo la scoperta della sieropositività, pur non essendo banale, in quanto storia vera (è questo credo il vantaggio del fim) mi è sembrata più ordinaria (argomento ampiamente ripreso in letteratura e cinema).

  13. Kill Me Please
    Vera

    Kill me please e’ un film agghiacciante. Sviscera una tematica di grande valore e richiamo sociale come quella del suicidio, ponendo indirettamente allo spettatore mediante il susseguirsi delle storie narrate, il quesito se sia giusto o meno legalizzare il suicidio. Il bianco e nero intride la pellicola di un maggiore claustrofobico senso di soffocamento. Non vado oltre ma lo consiglio, fa riflettere.

  14. Vestito per uccidere
    Vera

    Grande thriller, atmosfere torride anni 80′, bellissima la scena si Angie Dickinson nella galleria d’arte. Il desiderio del Dott. Thomas Elliott di cambiare sesso non viene a mio avviso sufficientemente elaborato. E’ un film che ha fatto epoca assieme a Blow Out altro grande film di De Palma.

  15. Psycho
    Vera

    Io dico se una cosa nasce bene, perche’ riprodurla male? Psycho e’ di Hitchcock e nonostante sia degli anni 60′ possiede una potenza d’ immagine che non risulta mai datata. Siamo onesti, le interpretazioni non sono malaccio, ma la regia? Assurda, piu’ che evitabile, insomma non era proprio un film indispensabile. Ritengo un insulto per le persone transgender e transessuali che questo film venga inserito in tale filone. Norman Bates era uno schizofrenico con disturbo di personalita’ (era affetto da sdoppiamento) che cazzo c’entra con il percorso sull’ identita’ di genere. Boh.

  16. Dio esiste e vive a Bruxelles
    Vera

    Consiglio questo film e’ un balsamo per l’anima, una fattispecie di Little Miss Sunshine europeo. Esilarante, surreale, irriverente e con una suo spessore emozionale che e’ raro trovare di questi tempi. In una sola parola: Valido!

  17. Venus Boyz
    Vera

    Consiglio a tutt* la visione di questo documentario, cio’ che mi ha colpita non e’ solo il coraggio e la forza delle protagoniste di vivere appieno le sfumature della propria complessa identita’, ma in particolar modo il senso di comunita’ che le unisce. Ognuna e ognuno di loro ha costruito una famiglia includente sulla quale contare. Alcuni profili mi hanno profondamente commossa. Cio’ che viene rappresentato nel documentario credo corrisponda al 100% a verita’, i toni si avverte che sono sinceri. Un vero inno alla tenacia e all’ amore che inducono la propria natura e i propri desideri ad emergere e a farsi strada nel mondo.

  18. Anno con 13 lune
    Vera

    Un film che personalmente adoro. Lo so, sono di parte ma amo l’estetica decadente di Fassbinder, quell’ alienazione che incolla all’anima dei suoi personaggi sempre outsiders, sempre sopra, fuori, sotto e mai dentro i parametri della norma. Questo film e’ semplicemente un capolavoro, potrebbe essere una poesia di Dario Bellezza o la pagina di un diario di Edmund White, una sequenza di uno spettacolo di Pina Bausch. E’ ad ogni modo arte e questo per me rimane un fattore indiscutibile. Francoforte negli anni 70′ bellissima. Elvira si eclissera’ proprio come una tredicesima luna nel fondo di una resa che non ammette ritorno. Chapeau Maestro.

  19. Flawless
    Vera

    L’ho rivisto due sere fa, che dire, bellissimo. Robert De Niro e Philipp Seymour Hoffman creano una coppiata vincente. Attori magistrali per un film che lascia il segno.

  20. Glen or Glenda
    Vera

    Li ho praticamente tutti i films di Ed Wood. Glenn or Glenda e’ un’opera da manicomio. Non si puo’ non amare la follia, l’estro sconclusionato del regista. Un personaggio quello di Wood che ho imparato ad apprezzare molto anche grazie all’ interpretazione di un bravissimo Johnny Deep nel film che rende omaggio al Re dei Zeta Movie diretto da Tim Burton. Consigliato per chi crede che la creativita’banche quella da pattumiera non abbia confini.