I commenti degli utenti

  1. La Terra di Dio
    solokiefer

    Siamo nel nord dell’Inghilterra, nei campi: gente dura, aspra, abbattuta dalla vita, al confronto i protagonisti dei film di Ken Loach sono dei simpatici burloni.
    Johnny gestisce la fattoria da quando il padre ha avuto un ictus e insieme alla nonna cerca di fare andare avanti le cose, senza grande successo: dopotutto passa metà delle giornate a riprendersi dalla sbronza della sera prima.
    Viene in suo aiuto un ragazzo rumeno, Gheorghe, che aveva a sua volta una fattoria nel paese natio. Tra i due inizia una cosa che, è bene dirlo subito, assomiglia spaventosamente a Brokeback Mountain. Ma l’aria europea differenzia di molto la storia, l’asciuttezza delle immagini rende il film sicuramente meno clamoroso e glamour.
    Due paginette di sceneggiatura sono sufficienti per creare un’opera ben riuscita grazie alla bravura del regista, che riesce a dare rilievo ad ogni singolo dettaglio, tenendo il meraviglioso panorama sempre protagonista.
    La bravura dei due attori principali, Josh O’Connor e Alex Secareanu è tale da far sembrare che la storia stia davvero nascendo tra due che condividono scherzi, confidenze e nudità con la massima spontaneità.
    Anche la sensualità è sempre palpabile, c’è un’attrazione rozza, senza sofismi o ricami, ma molto fisica ed elettrica (vedi il primo incontro sessuale, consumato nel fango in maniera violenta, vorace, terra, sporco, corpi nudi, tentativo di prevalenza sull’altro).
    Sono così bravi che lo spettatore si trova, quasi suo malgrado a tifare per loro, per la loro storia.
    Splendida performance di Ian Hart come padre padrone burbero e segnato dalla malattia.

    La parte finale non mi ha del tutto convinto, la virata buonista/happyending ci lascia comunque un film davvero godibile.

  2. A Quiet Passion
    solokiefer

    “Titolo divino è il mio, Imperatrice del Calvario”.
    L’immagine tranquilla e serena di Emily Dickinson, delle sue passeggiate vestita di bianco, della sua vita tranquilla in casa, vengono completamente sovvertite da questo film in cui l’animo travagliato della poetessa viene messo in piena luce.
    Controversa, ironica ma allo stesso tempo intollerante, aperta di veduta ma una vera rompipalle, integralista nel giudicare le persone ma con un rapporto molto scostante con la religione, felice del suo auto esilio ma sempre rivolta alla possibilità dell’avverarsi di un amore assoluto.
    Una Emily Dickinson geniale ma contemporaneamente molto umana, grazie alla interpretazione calzante di Cynthia Nixon, conosciuta soprattutto per Sex and the City.
    Il film non è certo d’intrattenimento pomeridiano: lento, molte le poesie recitate e quindi mancanza di azione, eppure questo scorrimento non esaltante è necessario per delineare in maniera accurata il carattere contraddittorio della poetessa.
    Molto ricercato formalmente, ma da Davies ce lo si aspettava.
    Consigliato ai fan di Emily.

  3. They
    solokiefer

    Storia lieve, anche se, il tentativo che fa la regista di stare in equilibrio nella tenerezza, si abbandona alla debolezza, togliendo via via forza alla storia.
    J. è un ragazzino che non ha ancora capito se si sente maschio o femmina, nel frattempo impone alla persone di rivolgersi a lui in loro (da qui il titolo), vale a dire entrambe le persone che albergano in lui.
    Molto divertente vedere come tutte le persone attorno a lui a accettino di buon grado questa cosa e lo assecondino in modo naturale.
    Il fidanzato della sorella è persiano, ciò da origine ad una parentesi che proprio non ho capito e cioè la descrizione di un party della famiglia iraniana di Araz (il boyfriend) che pare quasi un’esigenza della regista di raccontare uno spaccato di vita di immigrazione persiana, ma che non ha alcun senso con il resto della storia, e questo non fa che appesantire il racconto.
    Peccato perché avrebbe potuto essere un film molto potente, trattando un argomento così delicato ed importante.

  4. Girl
    solokiefer

    Delicatissimo film sul cambio di sesso di un giovanissimo.

    Si dirà “Oh no, ancora un film sul gender? Un altra volta?”

    La sorpresa qui sta proprio in questo, nell’essere completamente atipico, niente bullismo, niente fughe da persone che ti vogliono picchiare, niente fughe da casa.

    Lara (già Victor) ha 16 anni e sta iniziando il trattamento per l’operazione di cambio di sesso, vive col padre e il fratellino Milo (la madre non verrà nominata per l’intero film), che sono totalmente solidali con lei nella sua scelta, anzi il papà partecipa a tutte le visite mediche e segue tutti i passi della trasformazione.

    Lara ha un sogno e cioè diventare una ballerina classica, nel senso che lo era prima del cambiamento e desidera continuare a danzare anche da ragazza, cosa per niente facile considerata la struttura fisica che sta acquistando con l’adolescenza..

    Ad un certo punto Lara cerca un accelerazione nel cambiamento, vorrebbe che gli ormoni facessero subito effetto e il regista è bravissimo a far vivere al pubblico questa fretta e la fa vivere assieme alla protagonista.

    La tranquillità e rilassatezza con cui amici e familiari accettano la cosa, la perfetta integrazione all’interno della scuola (non dimentichiamo che il film è ambientato in Olanda) rende questo film di una tenerezza vera, priva di malizie o morbosità.

    Soprattutto evidenziato quanto la vita di Lara possa assomigliare alla vita di tutte le ragazzine della sua età, con metro da prendere, lezioni di danza, le prime cotte o gli scherzi con le amiche. Certamente sentendosi sempre un po’ fuori posto, ma chi non lo si sente a quell’età?

  5. Handsome Devil
    hanssteiner64

    Mi ricorda, a volte in modo sfacciato, L’attimo fuggente, per esempio nella scena della scelta dei giocatori se stare dalla parte del compagno o dell’allenatore…. un po’ artificiale e copiata, insomma. Comunque ha il pregio di affrontare in modo delicato il tema dell’amicizia fra maschi gay.

  6. La Terra di Dio
    Marco

    Il film mi è stato raccomandato da un’amica residente all’estero che l’ha guardato con la figlia tredicenne (da noi accadrebbe??). Mi è piaciuto, anche se mi ha trasmesso molta tristezza. Mi unisco alle perplessità degli altri circa il finale. In ogni caso, da vedere!

  7. Oriented
    Andro Vestro

    Salve, non sono capace di vedere i film in locandina….qualche consiglio per visionarli?
    Mille Grazie

  8. Una Voce nella notte
    Ki

    Mi chiedo che senso abbia la storia gay, la trama stava in piedi da sola anche senza. Un thriller comunque scialbo.

  9. Rosa e Cornelia
    Lupa

    Smettetela di prendere per omosessualità ogni amicizia stretta e sincera;siete maniaci e pure un po’ morbosi!E un filino narcisisti.

  10. La Terra di Dio
    Ubik

    Bellissimo film! Io ho apprezzato molto il finale invece. Forse l’avrei preferito più aperto, ma basta con quei finali (sto cercando di non spoilerare) da harakiri di cui la filmografia gay ormai è satura! È più insolito un finale così ormai, rispetto al solito: muore, viene ucciso, si sposa, ecc… visti e stravisti e che mi sembrano lasciare sempre un messaggio negativo.

  11. Una famiglia
    Ki

    Condivido i dubbi e le riserve espresse nell’articolo qui sopra, in effetti ci sono cose impensabili realisticamente, come ad esempio il momento del parto. Condivido anche il dubbio circa la scelta dell’attore francese (inoltre: perchè Vincenzo ha un nome italiano pur essendo francese? mah). In ogni caso è un film di forte impatto, che fa discutere e solleva questioni attuali, un pugno nello stomaco soprattutto nelle scene in cui si rivela la totale insensibilità di Vincenzo che ha tra le mani il proprio figlio e lo maneggia come un oggetto.

  12. Futuro Beach
    Endurro

    Ciao, posso sapere qual èil tuo blog dove poter visualizzare questo film ed altri film streaming a tematica lgbt?? Grazie anticipatamente.

  13. Screwed
    luca z

    per chi vuole vederlo c’è in finlandese con sottotitoli in inglese
    allego link
    https://www3.fmovies.se/film/screwed.z18zp/kll304

  14. Futuro Beach
    Hir

    Film d’impostazione ambiziosa che spesso rischia di definirne i propri limiti. Invece ammalia, oppure inganna, e lascia soddisfatti.

  15. Amori che non sanno stare al mondo
    Ki

    Flavio, non Claudio*

  16. Amori che non sanno stare al mondo
    Ki

    Chissà se il romanzo è meglio, in ogni caso non lo leggerò ormai. Un film insulso che ha il grande difetto di mostrare una protagonista troppo sopra le righe e dunque ridicola, oltre che antipatica. Per me è antipatico anche Claudio, tutto centrato intorno al suo fallo, tipica rappresentazione del maschio superficiale e incostante. La storia d’amore lesbica direi che è quasi offensiva, non si capisce nemmeno se e come finirà. Grande delusione

  17. Disobedience
    aldebaran

    Wow! Quando esce?

  18. A Touch of Fever
    Maurizio

    Bellissimo film. Ancora una volta il cinema giapponese dimostra una poetica che non ha eguali

  19. Moonlight
    Ki

    Fa sicuramente bene alla causa LGBT e la sua vittoria agli Oscar 2017 è stato un bello schiaffo all’America omofoba e razzista dei nostri giorni. Però mi è sembrato un premio eccessivo. Il film è un po’ troppo lento e lungo, la trama molto semplice e debole, riempita da scene lunghe e dialoghi piatti. Il finale mi ha sorpreso, arrivato in fretta e senza molta convinzione.

  20. La forma dell'acqua - The Shape of Water
    Ki

    Deludente, non credo meritasse l’Oscar come miglior film e men che meno come miglior regia. La regia è inesistente in questo film e anche la trama mi sembra blanda. Zero effetti speciali, ma forse questo era voluto. La tematica gay è molto sullo sfondo, discreta: a non saperlo e a guardarlo distrattamente non ci si accorge nemmeno che Jenkins sia un personaggio gay. Direi: tanto rumore per nulla.