I commenti degli utenti
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Io sono l'amore
zonavenerdi [I° parte] Davvero un bellissimo film, tant’è che dopo questa visione ho deciso che comprerò il dvd. Tuttavia è un diesel e vi confesso che durante i primi venti minuti mi è venuta la tentazione di spegnere.
Sono tanti gli spunti da considerare in questo film. Come una fabbrica di famiglia tenuta aperta per decenni e decenni sia liquidata con poco per scarsa capacità imprenditoriale; di conme Emma e suo marito non si siano mai amati e sollo l’ipocrisia reggeva la loro storia come del resto molti rapporti in quella famiglia.La figlia Betta è la più defilata in quanto lesbica; la sua scelta è stata accettata solo in quanto donna e quindi considerata zero a livello di guida della famiglia e della azienda; ma se uno dei due figli maschi avesse fatto la stessa scelta non ci sarebbe stata tanta comprensione.
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Chuecatown
thediamondwink Sin dai primi minuti del film mi pregustavo una commedia divertente e simpatica, ma non so cosa sia successo, dopo solo 30minuti, è diventato tutto noioso e ripetitivo, perdendosi nella banalità più assoluta, tanto da farmi quasi addormentare. Peccato!
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Un' estate al mare
zonavenerdi Non l’ho visto e non ho nessuna voglia di vederlo. Di solito non mi faccio influenzare dai giudizi altrui e guardo tutti i film, anche se potenzialmente possono non piacermi.
Questo film parte già male essendo un cine cocomero/panettone e quello che io definisco commedia all’italiana è ben altro! Leggendo le dichiarazioni di Izzo e Seredova alla conferenza stampa (riportati all’inizio della scheda) mi si eseurisce quel decimale di voglia di vederlo che ancora mi rimaneva. Lo danno mercoledi prossimo (13 giugno 2013) alle 21:10 su SkyCinema1. Avrò imporovvisamente un mld di cose da fare e anche il mio mySky, il mio Sky on demand e il mio Skygo saranno impegnatissimi!
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Una Casa alla Fine del Mondo
zonavenerdi Rimprendo il mio giudizio su questo film: “Dal finale del film si evince che se due persone si amano; alla fine il lieto fine giungerà …”
Il punto è che questo è un film a tre e il rapporto tra i due maschi è solo la parte iniziale del film. Non è Claire che si introduce nelle loro vite; ma è semmai Bobby a farlo. John e Bobby in pratica solo vecchi amici dell’infanzia; quando si ritrovano Claire sta vivendo ormai da anni (solo da amica) con John. Bobby si trasferiscein quella casa in nome dell’amicizia che lo lega a John; ma la prima cosa seria che fa è avere una relazione con Claire. Tutto gira quindi intorno alle indecisioni di Bobby (il personaggio di Farrell) che è indeciso come non pochi. Questo è un lieto fine incompleto, un pretesto per concludere il film; ma che non soddisfa assolutamente.
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Cose da fare prima dei 30
zonavenerdi 2° parte. Tornando sul film, volevo parlare della parte glbt. Il personaggio omosessuale si chiama Adam ed è colui che ha sostituito il vecchio allenatore, che organizza la squadra e che sprona gli altri a gareggiare ancora. Nessuno sa della sua omossessualità e anzi lui riesce più a confidarsi a una perfetta estranea, che ai suoi amici di sempre. La situazione cambierà solo quando verrà accusato da uno di loro di avere una relazione con la sua ragazza (quasi madre di suo figlio); ma che allo stesso tempo era la ragazza del primo tanti anni prima. Riuscirà a chiarire la faccenda solo ammettendo la propria omosessualità.
In generale nel film l’omossessualità viene più volte tirata in ballo e sempre sotto forma di insulto. Direi che il tema non è trattato per niente bene e questo contribuisce a far scadere il film nel mio giudizio.
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Circuit
thediamondwink Un mix di tutto ciò che si può trovare in una grande città e solitamente seduce “deboli”, quegli individui che cercano un momento di sballo per alterare una realtà probabilmente deludente. Devo dire che del film, per quanto gli argomenti siano delicati e di un certo spessore, non salvo niente, tutto molto deludente, soprattutto la fine. Si è cercato di arricchire il “circo” buttando dentro il calderone il più possibile, ma ha reso la trama abbastanza confusa e in alcuni tratti senza senso.
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Cose da fare prima dei 30
zonavenerdi Ogni componente di un ristretto gruppo di amici vicino ai 30 si guarda indietro e ragiona su cosa vorrebbe fare prima di compiere i trent’anni. I componenti maschi di questa piccola comitiva giocano insiene nella stessa squadra di calcio amatoriale e alla vigilia della 500esima partita decidono di smettere. Tutti sono comunque parecchio incasinati e irrisolti. Il film non è un granchè in quanto non ha trama, ma è un insieme di luoghi comuni sul giovanilismo; ma il finale è anche più tragico in quanto tutto si risolve per il meglio su tutti i fronti. Io sono un sostenitore del fatto che ogni film ha diritto a un suo finale specifico e non per tutti vale il lieto fine o un finale catastrofico. Qui il lieto fine è stato davvero deleterio. Come riuscire a peggiorare un film già disatroso.
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Make the Yuletide Gay
thediamondwink Noioso, ovvio, scontato, dovrebbe essere una commedia ma l’unica cosa che mi ha fatto ridere è stata la recitazione, se così possiamo chiamarla.
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Mine vaganti
Nick88 Devo ammettere che sono abbastanza d’accordo col giudizio di istintosegreto. La recitazione del protagonista è precaria (difetto questo che purtroppo riscontro spesso nel cinema di Ozpetek, che, azzardo, probabilmente nel tentativo di affidare ruoli importanti ad attori gradevoli alla vista, finisce per sacrificare la recitazione. E’ successo già con Accorsi ne “Le fate ignoranti” e con Bova ne “La finestra di fronte”, e pare che la tendenza sia la stessa anche per il prossimo film, in cui addirittura si parla di un tronista (…). Ma non è l’unica pecca del film, a mio parere. C’è anche qualche vistosa falla nella sceneggiatura – non si capisce bene il senso del personaggio interpretato dalla Grimaudo, ad esempio. Salvano il film la recitazione dei comprimari, anche quelli parecchio caratterizzati, come gli spassossimi amici o la Minaccioni, i dialoghi spesso intelligenti e la bellissima colonna sonora. Insomma, non è il miglior film del regista, ma neppure tra i suoi più brutti.
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La Guerra è dichiarata
Nick88 E’ solo sfiorata la tematica lesbo in questa pellicola francese del 2011, mirabile esempio di come si riesca a trattare un tema delicatissimo in maniera altrettanto delicata, senza scadere nel patetismo e nella lacrimosità dei cancer movies d’America. Un film palpitante di vita, tanto più se si pensa che riguarda la storia vera dei due bravissimi e bellissimi protagonisti, Valérie Donzelli, qui anche regista e Jérémie Elkaim (tra l’altro una vecchia conoscenza per chi è appassionato di film a tema, dato che si tratta del protagonista di “Presque rien”). Bella l’idea di mescolare più generi, un po’ meno la trovata della voce fuori campo, ormai superata. Comunque un ottimo film, i cui ingredienti sono dosati perfettamente e che riesce ad emozionare pur senza il ricorso a facili trucchi-consuma kleenex. Assolutamente consigliato. Ancora una volta Madame la France colpisce e vince.
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Un giorno questo dolore ti sarà utile
istintosegreto Il film (anche se preso di per sé) vale ben poco. Dialoghi noiosi e un senso di accidia francamente snervante. Il protagonista scelto poi, non solo è scarsino quanto a recitazione, ma è pure troppo effeminato per essere credibile quando rifiuta di dichiararsi gay. Proprio come nel caso di MINE VAGANTI, tutti gli altri attori sono più credibili del protagonista.
Occasione persa. Il libro è invece una lettura molto piacevole. Ritrae in modo brillante un ragazzo troppo sveglio per la presunta élite intellettuale di Manhattan. Là tutto è fasullo, dall’interesse per l’arte alle terapie con le life coach, mere rimasticature alla moda dell’inutile analista alla Woody Allen. Il piglio ironico, che è la ragion d’essere stessa del romanzo, nella versione in pellicola si perde. Resta troppo poco. -
Mulligans
thediamondwink una smelensa storia della tipica famiglia perfettina, investita da una “tragica” rivelazione, che scompiglia un po tutti i componenti ad esclusione della più piccola, forse il personaggio più divertente del film (almeno aveva le idee chiare)!!! Si cerca di costruire una storia su delle basi traballanti, forse, in alcuni tratti, addirittura scontati, per poi terminare con qualche lacrima e tante, forse troppe, pacche sulla schiena!!!!!! Onestamente non mi ha colpito tanto. 5
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Plan B
thediamondwink L’idea del film in se stesso non era male, mi è piaciuto anche il finale, ma onestamente l’ho trovato davvero molto lento, i lunghi silenzi e poi quelle inquadrature nel vuoto, a che servivano? non ho capito! Certo che Pablo fingersi gay per quel ciospio di ragazza … manco fosse una dea!!!
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Imagine Me & You
Dolcegelly Io lo amo. Lo sto guardando, riguardando e ririguardando. Lena è senza dubbio la donna della mia vita <3
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Yossi
thediamondwink La vita di ogni giorno e la tristezza, spesso camminano insieme, basta poco perchè queste due strade si separino: la pozione è l’amore!
La quotidianità e la malinconia sono le protagoniste del film, una malinconia che logora le viscere sino a
isolare completamente il personaggio di Yossi. La tristezza è palpabile come se fosse “vera” nel racconto, perdere un grande amore è davvero devastante ma farne, di quest’ultimo, una malattina non aiuta sicuramente a migliorare lo stato mentale. Bravo, bravo Ohad Knoller, ingrassato 20kg per questo ruolo, mi è piagiuto molto di più del prequel! -
The Bubble
pal39 Bel film come del resto quasi tutti i film di Eytan Fox. Tel Aviv , la bolla , che si distingue dal resto d’Israele molto più conservatore e ligio alla teocrazia , qui è il teatro d’azione di un amore impossibile tra un israeliano e un palestinese. L’amore vince tutto e a Tel Aviv avrebbe qualche speranza se il fanatismo e l’oscurantismo non fossero sempre in agguato. Gli attori sono bravissimi , tra loro protagonista l’attore favorito di Fox ,Ohad Knoller, così amato da tutti noi nel personaggio di Yossi 1 e 2. Commovente e coinvolgente. Vedetelo. Voto 8.
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I Do
pal39 I matrimoni di convenienza negli States per avere la Green Card sono alla base di innumerevoli film e sono stati trattati con svariati intenti , umoristici, drammatici , sentimentali. La novità in “I do” è solamente il protagonista , che è gay e lo spostamento della problematica sociale sulla disparità di diritti tra etero e gay . Il compagno dell’affascinante Jack , immigrato britannico (l’attore e sceneggiatore David W. Ross) è spagnolo ma con cittadinanza americana e se ci fosse parità di diritti questi dovrebbe poter far ottenere la cittadinanza al suo partner sposandolo ma così non è anche con il matrimonio negli stati in cui il matrimonio gay è possibile. Il film (di stampo molto televisivo) ha un buon cast di attori che rendono fluida la vicenda anche se c’è una forte tendenza a scivolare sul lacrimoso e sul sentimentale. Niente di speciale ma visione abbastanza gradevole. Voto 6 e mezzo.
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Do Começo ao Fim
thediamondwink una smielata soap sudamericana versione ‘queer’, dove l’ossessione di un amore incestuoso è l’unico protagonista. Il film l’ho trovato noioso, da vedere solo per curiosità e soprattutto per il meraviglioso João Gabriel Vasconcellos, il Raul Bova brasiliano!!!
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I Love You, Man
zonavenerdi C’è anche una seconda lettura in questo film. Infatti, il nuovo amico fa il duro e si vanta di avere chissà quanti amici, ma in realtà nemmeno lui ne ha. Non solo, il film si basa sul fatto che ogni persona debba per forza avere degli amici con cui confidare le proprie cose intime, cose che neppure al partner si direbbero. E questo lo trovo forzato.
[II° parte] Infine c’è da considerare la frase “Tu non esisti” detta a chiunque vada oltre i canoni dell’ipocrisia famigliare e quindi a maggior ragione ad Emma.
Tra Antonio ed Edoardo anche a me è sembrato che ci fosse qualcosa di puiù che un’amicizia; ma credo che in fiondo possa anche non essere così visto che il regista non ci ha lasciato nessuna azione concreta. Diciamo solo che è una grande amicizia. Senza fare ilazioni, ma attenendoci ai fatti.