Vogliono ancora farci credere che siamo dei malati, dei contro natura, dei distruttori di civiltà, e purtroppo molti ci credono, crescono addirittura iniziative pubbliche per promuovere l’omofobia, come il pulman chiamato “Bus delle libertà” (rinominato dalla comunità LGBT, il Bus della vergogna) che ha fatto un tour di 15 giorni nelle principali città italiane, accompagnato da manifesti omotransfobici che riportano frasi come “La natura non si sceglie”, “Stop gender nelle scuole” (e sindaci zelanti li fanno ritirare), “I bambini sono maschi e le bambine femmine”, ecc.. Una campagna ideata da “CitizenGO” e “Generazione Famiglia” con tra gli organizzatori Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day e sostenitore delle teorie riparative. Il segretario di Arcigay Nazionale, Gabriele Piazzoni, afferma sulle pagine de L’Espresso: “Il movimento no gender è una delle strumentalizzazioni più odiose, che lavora sulla mistificazione e sulla paura. Nonostante il loro impatto nelle piazze sia sempre stato molto deludente (ricordiamo i comizi deserti di Adinolfi e l’estinzione delle Sentinelle), la loro propaganda indebolisce le istituzioni formative, la scuola innanzitutto, del tutto impreparate a combattere una battaglia sul piano della politica”. Fermiamo i generatori di omofobia, questa sì che è una malattia.
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.