Alcune brevi considerazioni di carattere generale a partire dal fatto che da tempo, ormai, l’omosessualità è tema non più proibito, né tanto meno oscurato sui palcoscenici teatrali italiani. Non si vede praticamente più commedia lungo tutto lo Stivale in cui non si incontri almeno un personaggio gay che colori la vicenda con i (vivaci?) toni dell’attualità e della cronaca. Caso mai sarebbero da indagare le ragioni per cui tali personaggi siano spesso figure di sfondo e/o di contorno al servizio di protagonisti maggiormente in luce, un po’ come accade parallelamente anche nelle tante serie televisive non solo made in Italy. Va d’altro canto riconosciuto che crescono i titoli centrati specificatamente sulle vicende di personaggi gay e lesbici. A tal proposito si nota come ancora siano i maschietti gay a godere di una rappresentazione nettamente più frequente che non le donne, con pochissimi titoli che affrontano di petto la realtà omosessuale femminile sì che I Love Alice con Ludovica Modugno e Paila Pavese è forse uno dei pochi esempi di rilievo da poter citare, mentre quasi un’eccezione risultano ancora le ragazze milanesi del gruppo Le Brugole, attrici che fanno del teatro un’attività politica e insieme ironizzano e demistificano l’universo lesbico. In parallelo si può altresì notare come sempre più frequente sia il tema trans ad essere portato in palcoscenico, in quanto realtà ricca di spunti di riflessione (come in Trilogia sull’identità di Livia Ferracchiati). Del resto nel panorama della drammaturgica nazionale sono sempre più frequenti i nostri autori che in maniera seria o comica trovano nella realtà gay e lesbica spunti per i loro testi e le loro storie (tra i tanti citiamo qui solo a titolo di esempio L’amore migliora la vita di Angelo Longoni o L’effetto che fa di Giovanni Franci). Va altresì notato come si vanno moltiplicando gli attori di fama televisiva o cinematografica che non temono più di esser identificati con i personaggi che recitano, ma che trovano in questi ruoli motivi di introspezione e crescita professionale, tra questi – e sono di nuovo solo degli esempi – Ennio Fantastichini e Iaia Forte protagonisti di Modern family o Giulio Scarpati e Valeria Solarino protagonisti di Una giornata particolare o ancora Carlo Buccirosso star in Il pomo della discordia.
Veniamo dunque alla classifica del 2017 che ha tenuto conto in egual misura delle qualità artistiche degli spettacoli e della pertinenza della tematica omosessuale (Sandro Avanzo)