Sebbene i DVD (e Blu-Ray) siano una merce sempre meno richiesta (e prodotta), vista l’emersione degli streaming su diverse piattaforme, dobbiamo ricordarci che queste piattaforme, Netflix compresa, acquistano dei diritti di distribuzione temporali, cioè limitati nel tempo (ad eccezione delle produzioni proprie), e che quindi se vogliamo essere sicuri di poter rivedere tra qualche anno un film od una serie che ci hanno appassionati, siamo ancora costretti ad acquistarci un DVD, che peraltro hanno prezzi sempre più bassi (ormai simili a quelli dei Blu-Ray) soprattutto qualche mese dopo la prima uscita.
Oltre ai film inseriti nella classifica segnaliamo la riedizione in HD del film “L’assassinio di Sister George“, un must del cinema lesbo, la riedizione di “La patata bollente“, un’altra pietra miliare del cinema gay italiano, la riedizione (sono sempre un buon segnale) di “Transamerica“, forse il film trans più accattivante. Da rilevare anche l’uscita in DVD del film “The Last of Engand” di Jarman, ormai un classico (per cinefili).
Sono usciti in DVD anche l’intrigante e cruento “The Neon Demon“, l’interessante “La macchinazione“, il drammatico “Animali notturni” del regista e stilista gay Tom Ford.
Per le serie, oltre all’opera di Sorrentino che chiude (ma potrebbe aprirla) la classifica, segnaliamo l’uscita della quarta stagione di “Orange is the New Black“; la prima stagione di “Billions” e di “The Night of” per noi una delle serie più belle dell’anno, purtroppo con pochissimi riferimenti gay.
Alla Berlinale 2016 dove il film è stato presentato in anteprima mondiale è stato definito dai critici ‘il più bel film sull’amore omosessuale da un bel po’ di tempo in qua’.
Un’altra splendida interpretazione di Robin Williams che ci regala il ritratto di un uomo quasi banale che improvvisamente respira l’aria di un’autentica felicità. Il regista Dito Montiel, qui al suo quinto lungometraggio, sembra essersi lasciato alle spalle l’energia vitale dei giovani protagonisti del suo film d’esordio “Guida per riconoscere i tuoi santi” per concentrarsi ora sulla vita di un tranquillo 60enne che scopre di aver vissuto un’intera vita senz’anima
Un’opera, ha detto la crititca, che sembra aver preso il meglio della tecnica rappresentativa di Andrew Haigh e di Richard Linklater rafforzandola col sensualismo estetico di Wong Kar-wai e Pedro Almodóvar.
I protagonisti Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani e Leonardo Pazzagli, sono tre giovanissimi attori per la prima volta sul grande schermo. Alla colonna sonora del film ha partecipato anche Mika con il brano “Hurts”.
Il film, prodotto da Big Beach (Little Miss Sunshine), è una originale esplorazione delle problematiche connesse all’identità di genere, centrato sull’adolescente Ray (Elle Fanning, Maleficent) che vive a New York con la madre single Maggie (Naomi Watts, Mulholland Drive), decisa ad iniziare il processo di trasformazione da femmina a maschio.
Spiega la regista: “Il film è pensato per gli omofobici, perché dobbiamo abituarci alle famiglie in cui ci possono essere genitori dello stesso sesso e dobbiamo accettare, e rispettare, l’idea secondo cui un bambino possa crescere serenamente e bene, senza essere soggetto al giudizio altrui, in una famiglia in cui due omosessuali si amano”
“Né Giulietta, né Romeo” è anzitutto un manifesto LGBT, cioè una storia che affronta praticamente tutte le tematiche gay d’attualità nel nostro Paese. Temi drammatici, ma trasposti in commedia con un tocco di leggerezza che ne smussa le asperità senza staccarli dalla difficile e contradditoria realtà quotidiana
Bellissimo il sentimento di amicizia femminile che il film riesce a trasmetterci, e perfettamente giustificati i tanti premi che il film sta raccogliendo nel mondo
Un drammatico affresco familiare che riesce a catturare la nostra attenzione e partecipazione dall’inizio alla fine, sia grazie ad un insieme di straordinari attori che grazie ad una perfetta messa in scena, giocata con luci ed inquadrature che ci raccontano molto del non detto.
Concludiamo non con un film ma con una serie (a volte, se escludiamo la lunghezza, è difficile distinguere tra serie e film) diretta da un bravissimo Sorrentino che, soprattutto nel finale della serie, ci regala bellissimi personaggi gay.
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