10 migliore serie LGBT trasmesse in Italia nel 2018

Un anno che segna una svolta nei programmi queer per il piccolo schermo che non sono più solo programmi di nicchia ma programmi mainstream che ottengono grande consenso da un vasto pubblico. In questa classifica troviamo al primo posto e per la prima volta, una produzione italiana, Skam Italia stagione 2, seguita moltissimo anche all’estero e giudicata da molti quasi migliore del programma norvegese a cui fa riferimento. L’Italia è coinvolta anche nella produzione (con ambientazioni italiane) della serie che sta al terzo posto, Killing Eve, vera rivelazione del 2018, con un fututo garantito, visto il record assoluto di ascolti. Da notare l’inarrestabile avanzata delle produzioni offerte in streaming, con Netflix capofila, che battono, anche nella qualità, le tv tradizionali con 6 serie su un totale di 10.
Segnaliamo due serie che avrebbero potuto entrare in classifica: Everything Sucks! (su Netflix dal 16 febbraio 2018), veramente un peccato che la serie sia stata cancellata dopo una sola stagione, forse perchè troppo in concorrenza con serie più blasonate come Stranger Things, Freaks and Geeks, Degrassi: The Next Generation. Eppure la spontaneità e la semplicità di queste storie di adolescenti riescono a catturare il cuore di qualsiasi spettatore. Un’altra serie cancellata dopo la prima stagione (che forse si è dimostrata un po’ pretenziosa) é stata “Here and Now” (su Sky Atlantic da febbraio 2018), con un bellissimo e curioso personaggio gay.

Classifica

  1. Skam Italia - stagione 2 (su TimVision)

    Skam Italia  - stagione 2 (su TimVision)

    Difficile pensare che da noi sarebbero riusciti a fare qualcosa di meglio della stupenda serie norvegese che ha conquistato il mondo, invece ci sono riusciti e alla grande. I risultati parlano da soli, questa stagione ha battuto i record di visualizzazioni della prima, già lusinghieri, triplicando le visualizzazioni (e i like sul sito ufficiale) con quasi 10 milioni di spettatori (tra i quali anche molti stranieri). Ancora più notevole se pensiamo che questa stagione è tutta dedicata all’amore tra due adolescenti omosessuali, raccontato con freschezza e spontaneità sorprendenti, dove tutto sembra normale, bello e giusto. Una delle serie più innovative, interessanti e coinvolgenti del 2018. Bravissimo Federico Cesari, nel ruolo di Martino Rametta, l’adolescente che avevamo scoperto essere gay alla fine della prima stagione. Attore da elogiare ancora di più quando ha confessato di non essere gay e che questa interpretazione l’ha aiutato a capire molte delle sofferenze che i gay devono affrontare. Martino, aiutato da Filippo, capisce, tra l’altro, che essere gay non è una colpa e che il gay Pride non è una carnevalata, ma è un modo gioioso per rivendicare il diritto ad esistere, ad essere trattati come gli altri.

  2. Assassination of Gianni Versace (su Fox dal 19 gennaio 2018)

    Assassination of Gianni Versace (su Fox dal 19 gennaio 2018)

    Seconda stagione dell’acclamata serie American Crime Story creata e diretta dal dichiarato Ryan Murphy, attualmente lo scrittore e sceneggiatore più pagato d’America. Una serie che ha fatto parlare tutti i media del mondo, sia per la qualità che per i contenuti che per le interpretazioni. Mirabile quella di Darren Criss nel ruolo dell’assassino gay, attore etero che ha appena dichiarato che non porterà mai più via dei ruoli gay che spettano ad attori gay. La serie, al 99 per cento gay, ha ottenuto il maggior numero di candidature ai premi Emmy, vincendo sia come miglior serie che come miglior protagonista (Darren Criss). Peccato che la famiglia Versace, più attenta al mercato che alla verità, abbia criticato la serie accusandola di falsità, accuse respinte da Murphy che afferma di essersi basato esclusivamente su fatti veri (come racconta il libro di Maureen Orth).

  3. A Very English Scandal (su Sky Crime)

    A Very English Scandal (su Sky Crime)

    Nominato ai Golden Globes come miglior serie e come migliori attori è sicuramente la serie che più ha riempito le pagine dei media, sia per la storia vera che racconta che per le ottime interpretazioni (un vero rilancio per Hugh Grant e una grande affermazione per Ben Whishaw, attore gay dichiarato). Una storia vera rifatta con uno spirito assolutamente britannico, dove si mescolano con assoluta armonia, grottesco, tragedia e commedia, una grande e incredibile farsa, tutta fondata sulla semplicità, diremmo oggi, di una storia d’amore tra due uomini.

  4. Killing Eve (su TimVision dal 15 ottobre 2018)

    Killing Eve (su TimVision dal 15 ottobre 2018)

    Serie rivelazione dell’anno, con due protagoniste eccezionali, Sandra Oh (qui al suo massimo) nel ruolo di Eve Polastri, una funzionaria dell’MI5, e Jodie Comer che interpreta la sociopatica assassina Villanelle, lesbica dichiarata. E’ un’accanita caccia alla donna che è anche una sottile storia d’amore tra due donne. La serie è stata la più acclamata da tutta la critica: sull’aggrgatore Rotten Tomatoes ottiene una valutazione positiva al 100 per cento con un voto medio di 8,16 su 10 con questo commento “Seducente e sorprendente, il colpo di scena di Killing Eve sulla spia contro la spia spaventa gli spettatori con uno spettacolo audacemente divertente che finalmente fa buon uso dei talenti di Sandra Oh”.

  5. The Romanoff (su Amazon Video)

    The Romanoff (su Amazon Video)

    Ci sono solo due episodi (su otto) a tematica gay, ma bastano per assegnare a questa ottima serie un meritato terzo posto. Sono due film che affrontano due temi tra i più frequentati nelle opere a tematica, il pregiudizio antigay e l’omofobia, ma qui presentati con tanta sottigliezza e profondità da farceli apparire come nuovissimi. Impossibile non venire coinvolti da due storie che fotografano due ambienti sociali assai distanti ma fondamentalmente uniti nel voler mantenere le distanze con chi è diverso, fintamente ignari delle grandi sofferenze che possono provocare.

  6. The Deuce - seconda stagione (su Sky Atlantic)

    The Deuce - seconda stagione (su Sky Atlantic)

    Se nella prima stagione il barista gay Paul (Chris Coy) era quasi irrilevante, nella seconda stagione diventa uno dei personaggi che sta facendo la storia americana. La sua figura ci fa entrare nella comunità omosessuale che negli anni ’70 sta iniziando una lunga rivoluzione. Adesso Paul è diventato il proprietario del bar (gay) ed ha una relazione aperta con il suo socio in affari. Sta cercando di aprire un nuovo club e più tardi un teatro queer. Naturalmente ci sono momenti bui, la crisi dell’aids è dietro l’angolo (Paul dopo un litigio col fidanzato va a fare sesso anonimo), la malavita domina tutte le attività commerciali (Paul deve vedersela con loro dopo l’aggressione ad un omosessuale davanti al suo bar). Goldman (Luke Kirby), un funzionario dell’amministrazione, incontra uomini ma rifiuta di essere etichettato come gay, dice: “Mi piace il sesso, sono un marito e un padre e mi piace stare con gli uomini, non cercare di farmi diventare una cosa sola”.

  7. The Good Fight - seconda stagione (su TimVision)

    The Good Fight - seconda stagione (su TimVision)

    Spin off della splendida serie The Good Wife, purtroppo senza la bravissima Julianna Margulies ma in compenso con un’incantevole Rose Leslie (Il Trono di Spade) che nella seconda stagione è protagonista alla pari di Christine Baranski. Leslie interpreta Maia Rindell, figlioccia della protagonista Diane, lesbica dichiarata e fidanzata con Amy Breslin (Heléne Yorke). Questa stagione (ben 23 episodi) è stata una delle serie più accanite contro l’amministrazione Trump. La serie è considerata dalla critica come il miglior spin off mai realizzato, a volte anche superiore alla serie madre, soprattutto per il fatto di essere meno romantica e più attenta alle tematiche sociali e politiche.

  8. Butterfly (su Foxlife di Sky)

    Butterfly (su Foxlife di Sky)

    Purtroppo è passata quasi in sordina su FoxLife il 17 dicembre questa miniserie in tre episodi (da noi trasmessi in un’unica serata), sulla complessa relazione di una coppia di genitori separati che devono affrontare la richiesta di cambiare sesso del figlio minore che da sempre si sente una bambina. Incredibile l’interpretazione del piccolo Max/Maxine e sempre bravissima Anna Friel. Una serie provocante, molto realistica, fuori da qualsiasi stereotipo, di grande aiuto alla comprensione della problematica.

  9. I fantastici 5 - Queer Eye (Netflix dal 7 febbraio 2018)

    I fantastici 5 - Queer Eye  (Netflix dal 7 febbraio 2018)

    E’ la prima volta che inseriamo una serie reality in questa classifica, uno show targato Netflix che si rifà all’originale Queer Eye for the Straight Guy (Punto di vista omosessuale per il ragazzo etero), con dei nuovi e bravissimi Fab Five: Antoni Porowski, esperto di enogastronomia; Tan Francia, esperto di moda; Karamo Brown, esperto di cultura; Bobby Berk, esperto di design; e Jonathan Van Ness, esperto di toelettatura. Lo spettacolo ha abbandonato tutti gli stereotipi del vecchio show e ci presenta un mondo gay attuale e veritiero. E’ fantastico vedere come questi personaggi riescono a relazionarsi con qualsiasi tipo di persona, etero od omo che sia. Visto il grande successo ottenuto (e insperato), la serie è stata rinnovata per una terza stagione. Sull’aggregatore di recensioni ha ottenuto un punteggio di approvazione pari al 97%. Ha vinto agli Emmy 2018 sia come reality che come casting che come scenografia (eccezionale per un reality show)

  10. Elite (su Netflix dal 5 ottobre 2018)

    Elite (su Netflix dal 5 ottobre 2018)

    Elite, ennesima serie adolescenziale che ci ha catturati soprattutto per la storia d’amore tra i due protagonisti gay, Ander e Omar, l’unica a reggere bene fino alla fine della prima stagione, già rinnovata per una seconda. Con Ander e Omar possiamo affrontare tutte le contraddizioni più forti di questa società, ancora divisa tra ricchi e poveri, tra cristiani e mussulmani, tra etero ed omo e soprattutto tra chi crede nell’amore e nella solidarietà e tra chi invece aspira solo a mettersi in evidenza. Con Ander e Omar seguiamo tutti i passaggi necessari ad accettare un amore diverso, inviso a tutti, genitori ed amici. Ander è il primo a dire ti amo e Omar sarà capace di dirlo solo quando lo stringerà tra le braccia credendolo morto, una scena memorabile e straziante.

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