Gianluca Mech è un imprenditore, vicentino di Asigliano, discendente da una dinastia di “decottisti” che ha origini nel ‘500. I segreti della “Decottopia”, ricette passate di generazione in generazione a un solo membro della famiglia, gli sono stati tramandati dal padre. Negli anni Settanta e Ottanta però, la “Decottopia” è entrata in crisi e per la famiglia Mech l’unico modo per vendere gli infusi che preparavano era sotto forma di amaro. Negli anni successivi, Gianluca si è impegnato anche per cercare una soluzione all’obesità, problematica che portò il padre alla morte. Essendo lui stesso in sovrappeso iniziò quindi a studiare la maniera per tirare fuori le proprietà dimagranti dai decotti e dalle erbe. Nacque così il protocollo dietetico che ha personalmente brevettato ed esportato in tutto il mondo, trasformando l’attività di famiglia in una vera e propria azienda di successo.
Lunedì 28 settembre 2015, mentre sul palco dell’assemblea di Confindustria Vicenza il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro (industriale pure lui, è il fondatore di Umana) ribadiva con la veemenza che l’ha reso celebre tutta la sua contrarietà alle teorie gender, all’utero in affitto e ai matrimoni omosessuali, Mech ha deciso di spezzare la liturgia confindustriale, si è alzato in piedi e, avvicinandosi al palco, ha gridato contro il collega tutta la sua indignazione, prima di abbandonare la sala della Fiera.
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