Vincitore a sorpresa del premio del pubblico all’Hong Kong Lgbt Film Festival 2016, è il secondo film del giovanissimo regista Paolo Sideri, che appena 19enne si guadagna un premio a livello internazionale. Sideri definisce così il suo film: “Ho voluto girare un film sull’omosessualità che colpisse senza scandalizzare. E’ un piccolo lavoro con un budget ridotto, in quanto è costato circa quattromila euro. Credo abbia colpito la semplicità con cui è stato trattato il tema dell’omosessualità. In molti film che hanno al centro questo tema solitamente c’è sempre il personaggio cattivo, mentre noi abbiamo tolto la parte più violenta e parlato essenzialmente di amore, che non è solo l’amore tra le due donne, ma anche quello fraterno, paterno o tra marito e moglie degli altri personaggi coinvolti”. Il film, basato su vicende reali (il regista dice di aver utilizzato anche il suo diario personale), racconta la storia di un amore lesbico tra due ragazze nell’arco di 30 anni, coinvolgendo altre figure e tematiche, in un lungo viaggio tra generazioni, epoche e tradizioni, che ha come filo conduttore l’amore. Il fine di questo film, spiega il regista, “è dar voce ad una delle tematiche più discusse degli ultimi vent’anni, in particolar modo in questo periodo. Una grande campagna contro l’omofobia che mi auguro possa aiutare il dialogo e la comprensione di questa realtà che, a mio parere, non è da definirsi contro natura, vista la sua esistenza fin dall’antica Grecia. Ho voluto mettere in risalto più l’amore in senso lato che la violenza verbale e fisica, come mi occupai nel precedente lavoro [Che fine hanno fatto gli angeli?], poiché, con questo progetto, non ho voluto dar voce alla violenza, tipica degli omofobi, ma alla passione tra due esseri umani”. Strana la conclusione della storia. Ottima la fotografia (che sicuramente invita a visitare quei luoghi, la provincia di Chieti), così come la musica originale di Giuseppe Rullo e gli interpreti, quasi tutti provenienti dalla compagnia teatrale “Il Monello” di Maurizio Di Marco, sostenitrice e produttrice del progetto. Il film ha avuto una distribuzione limitata a pochissime città nella primavera 2016.
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